Estero

Convenzione di Istanbul, pioggia di critiche su Erdogan

Anche Stati Uniti e Ue censurano la scelta del presidente turco di abbandonare il trattato contro la violenza sulle donne

Proteste a Istanbul
(Keystone)
21 marzo 2021
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Istanbul – "Un passo indietro estremamente scoraggiante per il movimento internazionale contro le violenze sulle donne". All'indomani della decisione shock della Turchia di lasciare la Convenzione di Istanbul, il presidente americano Joe Biden si dice "profondamente deluso" per lo strappo di Recep Tayyip Erdogan, che ha provocato un'ondata di proteste, con migliaia di donne scese in piazza in diverse città del Paese.

La Casa Bianca giudica questa scelta "improvvisa e ingiustificata", mentre "nel mondo assistiamo a un aumento dei casi di violenza domestica, comprese le notizie sull'aumento del femminicidio in Turchia, la prima nazione a firmare la Convenzione". Critiche che si sommano a quelle già piovute in settimana per la richiesta di mettere al bando il principale parto filo-curdo, l'Hdp, e 687 suoi dirigenti.

Raid aerei o rappresaglia d’artiglieria?

La tensione tra Ankara e Washington torna così a salire. Dall'insediamento di Biden, i due leader non hanno ancora avuto contatti diretti. E a pochi giorni dal Consiglio europeo, anche l'Ue manda un messaggio con l'Alto rappresentante Josep Borell: "Non possiamo non rammaricarci profondamente ed esprimere incomprensione per la decisione del governo turco". Ma le condanne internazionali non fermano Erdogan, che nelle ultime ore ha anche rilanciato il fronte militare contro i curdi, proprio durante i festeggiamenti del Newroz, il loro Capodanno.

Intensi scontri tra milizie locali filo-Ankara e la coalizione delle Forze democratiche siriane (Sdf) si registrano nella regione di Ain Issa, nel nord della Siria. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, Ankara avrebbe compiuto raid aerei nell'area per la prima volta dalla fine dell'operazione 'Fonte di pace', quasi un anno e mezzo fa, con cui aveva strappato ai curdi una fascia di territorio di frontiera lunga circa 120 km. La Difesa turca non ha però confermato i bombardamenti dei jet, ammettendo solo una rappresaglia d'artiglieria.

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