Estero

Non solo il Covid: nel Congo RdC uccide anche la peste

Nel nord-est della Repubblica democratica del Congo 31 persone sono morte per un focolaio di peste, in maggioranza bubbonica e in 5 casi in forma polmonare

(Keystone)
19 febbraio 2021
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Nella Repubblica democratica del Congo sono morte 31 persone per un focolaio di peste scoppiato a nord-est tre mesi fa, come hanno detto oggi autorità sanitarie ed esperti.

"Abbiamo più di 520 casi...dei quali 31 sono stati mortali", ha dichiarato all'agenzia Afp Patrick Karamura, ministro della Salute della provincia dell'Ituri, aggiungendo che nella maggior parte dei casi si è trattato di peste bubbonica, fatta eccezione per cinque, nei quali la malattia ha assunto la forma polmonare, mentre per due quella della setticemia.

Anne Laudisoit, epidemiologa dell'organizzazione non governativa Ecohealth alliance, ha detto che i casi sono stati rilevati tra il 15 novembre e il 13 dicembre a Biringi, nel territorio di Aru, situato nell'Ituri, e che l'età media dei pazienti è 13 anni, ma con un'oscillazione compresa fra i tre mesi e i 73 anni. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dato l'allerta a luglio per un focolaio di peste a Rethy, pure nell'Ituri, dove la malattia è presente dal primo caso confermato nel 1926.

Laudisoit, che opera nell'area con una squadra di ricercatori, ha detto che il segnale iniziale dell'ultimo focolaio è giunto con una morte di massa di topi. L'est del Paese lotta anche contro sporadici focolai di Ebola, ma ha un sistema sanitario fortemente danneggiato dalle milizie che operano nella regione.
 
 

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