PRESIDENZIALI USA 2020

Situazione invariata al legislativo, vince la marijuana

L'offensiva democratica al Senato non ha portato i frutti sperati. Marijuana legalizzata in cinque Stati, mentre gli autisti di Uber non sono riconosciuti come dipendenti

(Keystone)
4 novembre 2020
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I Democratici sono proiettati a mantenere il controllo della Camera mentre si affievoliscono le loro speranze di riconquistare il Senato, dove il Grand Old Party potrebbe boicottare un'eventuale presidenza di Joe Biden. Le chance di espugnare la camera alta del Congresso si sono ridotte fortemente dopo le vittorie di due senatori repubblicani che erano apparsi in difficoltà nei sondaggi. I democratici si sono infiammati dopo aver strappato due seggi in Colorado e in Arizona. Ma i rivali hanno risposto vincendo in Alabama e mantenendo i seggi che sembravano minacciati, smentendo così le previsioni dei sondaggi di un effetto negativo di Donald Trump sui candidati più vulnerabili. Le grandi risorse investite dai Dem per le campagne dei suoi senatori, insomma, sono servite a poco.

Due grandi alleati del presidente sono stati riconfermati con relativa facilità: il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell nel suo Kentucky e il senatore della Carolina del sud Lindsey Graham. Poco dopo a raffreddare gli entusiasmi dem è arrivato il successo della senatrice dell'Iowa Joni Ernst, che era data in grande difficoltà. Un’altra vittoria contro i pronostici è stata quella del senatore della North Carolina Thom Tillis. L'ultima, infine, è la travagliata riconferma di Susan Collins nel Maine. 

Attualmente, insomma, la situazione è di stallo.

I referendum

Una vincitrice chiara emerge comunque dall'Election Day: è la marijuana. I referendum per la sua legalizzazione sono stati approvati in tutti e cinque gli Stati in cui la proposta è stata presentata. Si tratta di Arizona, Montana, New Jersey, South Dakota e Mississippi. Grande vittoria ai referendum anche per Uber, con gli elettori della California che hanno approvato l'esenzione per la gig-economy dall’obbligo di riclassificare i suoi lavoratori in dipendenti a tutti gli effetti. La Proposition 22, per la quale Uber e la rivale Lyft si sono battute con tutte le loro forze, è stata approvata a grande maggioranza: gli autisti delle due società restano lavoratori pagati a prestazione ai quali i due colossi si impegnano a garantire maggiori benefit, ma non diventano dipendenti.

Dopo 126 anni il Mississippi dice addio alla sua bandiera confederata, retaggio di un passato controverso. La nuova bandiera è contrassegnata da una magnolia – a riflettere il soprannome dello stato di Magnolia State – circondata da 20 stelle per indicare lo status di ventesimo stato dell'unione. Chiude con il passato anche il Nebraska: ai seggi è stata infatti approvata una revisione della costituzione statale dalla quale scompaiono i riferimenti alla schiavitù o alla servitù involontaria" come punizioni per i reati. La Florida che ha regalato una grande soddisfazione a Donald Trump ha votato a favore dell'aumento del salario minimo a 15 dollari l'ora. Un traguardo da centrare in sei anni e resosi necessario di fronte al carovita nello Stato, in cui gli attuali 8,56 dollari l'ora di salario non sono più ritenuti sufficienti. Gli elettori della Louisiana hanno approvato una stretta sull'aborto, dando la loro benedizione a una revisione della costituzione in modo che non vengano offerti finanziamenti all'interruzione di gravidanza. Il Colorado ha invece respinto il divieto di aborto dopo la 22ma settimana. Due indicazioni divergenti che mostrano un'America spaccata sul tema, uno di quelli sui quali la Corte Suprema a maggioranza conservatrice potrebbe essere chiamata a esprimersi.

 

 

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