Londra

Lanciò un bimbo dalla terrazza del museo, voleva 'uccidere qualcuno'

Il 18enne autistico che lo scorso anno spinse un bambino di 6 anni, che porta oggi i segni, dalla Tate Gallery di Londra aveva già mostrato intenti assassini.

7 febbraio 2020
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Non sarebbe stato un fulmine a ciel sereno il raptus del giovane psicolabile britannico, all'epoca neppure 18enne, che l'estate scorsa lanciò dalla terrazza della Tate Gallery di Londra un bambino di nazionalità francese di 6 anni, strappato alle braccia dei genitori e salvatosi solo per miracolo, ma con conseguenze di cui porta tuttora i segni. Lo sostiene un'inchiesta realizzata in tandem da Bbc e Daily Mail e trasmessa dal programma Newsnight, secondo cui il ragazzo autistico autore del tentato omicidio, avrebbe rivelato un anno prima l'intenzione di "uccidere qualcuno".

A denunciare la cosa è stato uno degli addetti all'assistenza sociale e infermieristica cui il ragazzo era sottoposto da tempo e che le autorità locali avevano affidato a un servizio privato gestito dalla società Spencer & Arlington: con tanto di registrazione di un colloquio durante il quale una voce attribuita al giovane psicolabile accennava al desiderio di uccidere. L'affermazione sarebbe stata ascoltata anche da un secondo addetto e poi riferita ai responsabili di Spencer & Arlington, stando a quanto afferma il testimone citato dalla Bbc (con la copertura dall'anonimato), dicendosi convinto che il ragazzo avrebbe potuto essere fermato per tempo. I vertici dell'azienda negano tuttavia di essere stati informati del colloquio, pur riconoscendo come "grave" la denuncia del fatto che il giovane psicolabile possa aver dato in anticipo un qualunque segnale delle sue intenzioni.

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