Estero

Boeing ucraino, 'l'Iran non voleva insabbiare'

Il portavoce del governo nega le accuse, mentre la polizia smentisce di aver sparato contro i manifestanti di piazza

13 gennaio 2020
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"In questi giorni penosi, molte critiche sono state rivolte alle autorità. Alcuni responsabili sono anche stati accusati di menzogne e tentativi di insabbiamento della vicenda" dell'abbattimento dell'aereo ucraino, "ma in tutta onestà non è stato così". Lo ha detto alla tv di stato il portavoce del governo iraniano, Ali Rabiei, promettendo che il caso verrà affrontato con "trasparenza fino in fondo".

Intanto, la polizia iraniana nega di aver sparato contro i manifestanti durante le proteste di ieri in diverse città della Repubblica islamica per l'abbattimento del velivolo. Lo ha detto il suo responsabile nella capitale Teheran, Hossein Rahimi, sostenendo che agli agenti "è stato al contrario ordinato di moderarsi". Lo riporta la Fars.

Diversi video circolati nelle scorse ore sui social media avevano mostrato la repressione delle forze di sicurezza e almeno una donna colpita alla gamba da un proiettile e soccorsa da altri manifestanti. Alcuni agenti avrebbero inseguito armati gruppi di dimostranti, mentre testimoni dei cortei hanno denunciato la presenza di sangue sull'asfalto.

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