Estero

Giappone, eseguita una condanna a morte

Impiccato stamane un detenuto cinese colpevole di aver trucidato una famiglia nipponica durante un furto in un'abitazione.

26 dicembre 2019
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  Stamane all'alba in Giappone è stata eseguita la condanna a morte di un cittadino cinese, riconosciuto colpevole dell'assassinio, nel 2003, di una famiglia (padre, madre e due figli) nella cittadina di Fukuoka. L'uomo aveva agito con la complicità di due suoi connazionali, subito arrestati dalla polizia nipponica. L'assassino, che è stato impiccato, aveva ammesso di essere il cervello della banda di malviventi ma aveva negato di essere l'esecutore materiale della strage avvenuta durante un furto nell'abitazione delle vittime. In Giappone sono ancora 110 i detenuti in attesa nel corridoio della morte. Ad ogni esecuzione nel Paese del Sol Levante (già tre dal 2018 ad oggi) si assiste alla mobilitazione di centinaia di oppositori alla pena di morte, i quali hanno chiesto al governo di Tokyo una tregua durante il 2020, anno che coincide con le Olimpiadi nella capitale. Il ministro della giustizia per ora non ha risposto alla richiesta.

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