Resterà in carcere il boss mafioso detenuto da 23 anni per la strage di Capaci
Niente arresti domiciliari per Giovanni Brusca, in carcere da 23 anni per la strage di Capaci e altri crimini efferati come aver sciolto nell'acido il figlio tredicenne del pentito Giuseppe Di Matteo.
A decidere che il boss mafioso resti in carcere, a Rebibbia dove è recluso, è stata la prima sezione penale della Corte di Cassazione, dopo che la Procura nella sua requisitoria aveva chiesto di negare i domiciliari chiesti da Brusca perché non si sarebbe ravveduto a sufficienza.
Anche Maria Falcone che da anni custodisce la memoria del fratello Giovanni, ucciso nel 1992 dal tritolo di Cosa Nostra insieme alla moglie e agli uomini della scorta, è contraria ad altri benefici per il killer che da anni cerca di uscire dalla cella e scontare la pena in una località protetta dal Servizio centrale di protezione della polizia.