Estero

'Open Arms' giunta a Lampedusa: inefficace lo stop di Salvini

Il provvedimento del Ministro degli Interni è inutile, mancando – come da decreto sicurezza bis – la firma di Trenta (Difesa) e Toninelli (Infrastrutture)

Centoquarantesette migranti a bordo (Keystone)
15 agosto 2019
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Sono due le imbarcazioni entrambe denominate Open Arms giunte all'alba di oggi nelle immediate vicinanze di Lampedusa. La prima ospita i 147 migranti, la seconda è l'omonimo veliero, che funge da supporto. La Open Arms con i migranti a bordo ha gettato l'ancora nella zona di Cala Francese, a poche centinaia di metri dal porto. Diverse motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto stanno monitorando i movimenti dell'imbarcazione della Ong catalana, direttasi verso l'isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto dal ministro dell'interno Matteo Salvini. Provvedimento rinnovato ieri dal ministro dell'Interno che ha presentato ricorso contro la decisione del Tar ribadendo il suo 'no' alla sbarco dei migranti.

Il nuovo divieto di ingresso per Open Arms porta però la sola firma di Salvini, non quella della ministra della Difesa Elisabetta Trenta e nemmeno quella del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. La mancata firma dei due ministri M5S ha di fatto reso inefficace il secondo divieto di ingresso perchè, in base a quanto prevede il decreto sicurezza bis, il provvedimento deve essere adottato dal responsabile del Viminale "di concerto con il Ministro della difesa e con quello delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze, è data notizia al Presidente del Consiglio dei ministri". Diverso è il permesso di sbarcare, negato allo stato a Open Arms, che tecnicamente è concesso dalla Prefettura, dunque dal Viminale, che poi deve predisporre l'accoglienza.

Dunque ora la Open Arms si trova in acque italiane, davanti Lampedusa. "Non abbiamo il permesso di entrare in porto" fanno sapere dalla Ong spagnola. Contro la decisione del Tar del Lazio di sospendere il divieto di ingresso, perchè si ravvisa "una situazione di eccezionale gravità e urgenza" nonchè "un vizio di eccesso di potere per travisamento dei fatti e di violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso", Salvini ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.

"Gli Italiani hanno bisogno di un governo forte, non è ammessa timidezza quando sono in gioco la sicurezza e i confini della Patria. Che è dovere di ogni cittadino, e a maggior ragione di ogni ministro, difendere". Lo scrive in un Tweet il ministro dell'Interno italiano. La Spagna, nel frattempo, ha informato la presidenza del Consiglio italiano della propria disponibilità a partecipare alla redistribuzione dei migranti della Open Arms, una volta sbarcati, rendono noto fonti di Palazzo Chigi.

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