Estero

Voto in Turchia 'non pienamente democratico'

Mentre comincia il riconteggio per l'elezione del sindaco di Istanbul, il Consiglio d'Europa esprime dubbi sulla consultazione amministrativa.

1 aprile 2019
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Il Consiglio d'Europa "non è pienamente convinto che attualmente in Turchia ci sia l'ambiente elettorale libero e giusto che è necessario per elezioni genuinamente democratiche in linea con i valori e i principi europei". Lo ha dichiarato Andrew Dawson, che guida la missione di osservazione elettorale del Consiglio d'Europa per le amministrative in Turchia.

Le conclusioni preliminari del Consiglio d'Europa, riferite soprattutto alla campagna elettorale, giungono mentre è ancora conteso l'esito del voto a Istanbul, dove l'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan è in vantaggio.

Dawson ha comunque sottolineato che l'alto tasso d'affluenza dell'84% - in linea con gli standard della Turchia - è "un segnale di salutare interesse democratico e consapevolezza" dell'elettorato.

Quanto alla situazione nel sud-est a maggioranza curda, la missione di osservazione precisa di non accettare "le affermazioni" di esponenti del governo di Ankara "che sostengono che ogni sindaco dell'Hdp sia o possa essere un terrorista o abbia connessioni terroristiche".

Riparte la conta dei voti

Dopo un'interruzione di circa 10 ore che ha scatenato caos e polemiche, è ripartito il conteggio dei voti finali da parte della Commissione elettorale suprema (Ysk) in Turchia per l'elezione del sindaco di Istanbul. Per la prima volta, quando mancano solo 84 seggi da scrutinare su 31'186, il candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu risulta in vantaggio di circa 28 mila voti su Binali Yildirim.

Secondo quanto riferito dal presidente dell'Ysk, Sadi Guven, Imamoglu ha al momento 4'159'650 voti, mentre Yildirim si ferma a 4'131'761. L'esito del voto è cruciale perché la megalopoli sul Bosforo rappresenta il cuore economico del Paese. Se le forze del presidente Recep Tayyip Erdogan dovessero perderne il controllo dopo 25 anni, come avvenuto anche nella capitale Ankara, si tratterebbe di una svolta nella politica turca.

Nella notte, entrambi i candidati avevano rivendicato la vittoria. L'Akp di Erdogan aveva sostenuto di aver vinto di 3'870 voti, mentre i socialdemocratici del Chp avevano parlato di una differenza di 27'919 schede a loro favore.

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