Estero

Condannato l'arcivescovo Barbarin

Il tribunale di Lione gli ha inflitto sei mesi di prigione sospesi con la condizionale per mancata denuncia di abusi sessuali. Il 68enne ricorrerà in appello

7 marzo 2019
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L'arcivescovo di Lione e cardinale Philippe Barbarin è stato condannato a 6 mesi di prigione con la condizionale per mancata denuncia di abusi sessuali su minori, perpetrati negli anni '70 e '80 durante i campi scout da padre Bernard Preynat. La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Lione.

Philippe Barbarin è tra le personalità ecclesiastiche più importanti e influenti della Francia. L'inattesa sentenza è stata pronunciata in sua assenza questa mattina. Ad aprire il procedimento contro Barbarin è stata l'associazione di vittime 'La Parole Liberée', che accusava l'alto prelato di aver coperto padre Preynat, non segnalando alla giustizia i suoi atti pedofili nonostante ne fosse a conoscenza. La condanna di Philippe Barbarin, secondo l'associazione è "una grande vittoria per la tutela dell'infanzia".

Sulla vicenda, che segna da anni la cronaca francese, è stato realizzato anche un film, 'Grace à Dieu' di François Ozon, uscito da pochi giorni nei cinema di Francia.

L'arcivescovo di Lione intende ricorrere in appello. “La motivazione del tribunale non mi convince. Contesteremo dunque questa sentenza con tutti i mezzi utili della giustizia”, ha dichiarato il legale dell'alto prelato, Jean-Félix Luciani.

Il processo nei confronti del 68enne si era aperto lo scorso 7 gennaio. Il cardinale si è sempre difeso, dicendosi estraneo alle accuse. La sentenza giunge a pochi giorni dalla conclusione del vertice in Vaticano tra il Papa e i presidenti di tutte le conferenze episcopali del mondo, per decidere le misure da prendere congiuntamente contro questa piaga.

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