Estero

Creata una macchina per suicidio che si stampa in 3D

Nello stato di Victoria, in Australia, la introdurranno per i malati terminali a determinate condizioni. L'idea è del fondatore di Exit International

(foto Ti-Press)
26 ottobre 2018
|

E' la prima macchina per suicidio al mondo che si può facilmente produrre con una stampante 3D. Sarà in mostra nei prossimi giorni in Australia, su iniziativa del medico pro-eutanasia Philip Nitschke, fondatore nel 1997 e direttore di Exit International. Non solo, questa stessa macchina potrà essere usata legalmente nello stato di Victoria, che lo scorso novembre ha legalizzato l'eutanasia in determinate condizioni per i malati terminali.

La macchina, chiamata Sarco, consiste in una capsula tipo sarcofago, montata su una piattaforma. La persona vi entra, digita un codice e grazie a un congegno portatile la capsula si riempie di azoto. Poi la capsula stessa può essere sepolta con dentro il corpo ormai senza vita della persona. Nitschke la presenterà lunedì prossimo ad Adelaide e quindi a Perth, Canberra e Sydney, facendo "dimostrazioni con la realtà virtuale". Queste permetteranno alle persone di entrarvi, digitare il codice di accesso e premere il pulsante. La morte 'virtuale' sarà percepita come un movimento verso il cielo.

Nitschke ha spiegato che per poter utilizzare il congegno la persona dovrà completare un test online per giudicare la sua idoneità mentale, e se lo supera otterrà un codice valido per 24 ore. Il medico ha aggiunto che il ricorso al Sarco non dovrebbe essere limitato allo stato di Victoria. Tuttavia la legalizzazione conseguita richiamerà l'attenzione sulla questione, specie per le strette condizioni imposte. I pazienti del Victoria infatti necessitano del permesso del medico curante, dovranno soffrire di una malattia terminale e avere una diagnosi che prevede meno di sei mesi di vita.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE