Estero

Consegnate le prime abitazioni agli sfollati del ponte Morandi

Le prime famiglie hanno ricevuto i loro nuovi appartamenti. Intanto il procuratore capo di Genova: “Una giustizia dall’oggi al domani sarebbe inquietante”

20 agosto 2018
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Consegnate le prime cinque case agli sfollati per il crollo di ponte Morandi a Genova. Sono state assegnate ai primi cinque nuclei famigliari, per un totale di 21 persone, tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti. Le chiavi sono state date dal presidente della Regione Toti e dal sindaco Bucci nel quartiere di Bolzaneto, in palazzine con appartamenti di solito destinati alle forze dell’ordine e di proprietà della società pubblica Arte.

L'obiettivo del Comune di Genova e della Regione Liguria è quello di dare un tetto a tutti gli sfollati, circa 650, entro la fine di novembre.

Intanto procede il lavoro della giustizia per identificare cause e responsabilità del crollo del viadotto. «Al momento non ci sono indagati. L’attività giudiziaria ha i suoi tempi». Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, facendo il punto sulle indagini: «È troppo presto per parlare delle cause», ha aggiunto Cozzi. «Un incidente probatorio si farà quando la scena dell’indagine penale sarà abbastanza delimitata, quando le possibili cause saranno più delineate. Certamente va fatto in tempi ragionevoli, ma non dall’oggi al domani. Una giustizia che decidesse dall’oggi al domani sarebbe inquietante».

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