Estero

Scandalo pedofilia in Pennsylvania, card. DiNardo: "ci vergogniamo"

Dopo 70 anni di protezioni e insabbiamenti, il cardinale si impegna a mantenere la trasparenza sulla segnalazione di abusi

Ti-Press
16 agosto 2018
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Ci sono volute 1'356 pagine per condensare i due anni di indagine del Gran Giurì della Pennsylvania sugli abusi compiuti da membri del clero cattolico su oltre mille bambini in sei su otto diocesi dello Stato. Nel rapporto sono citati 301 sacerdoti, di cui 100 solo nella diocesi di Pittsburgh, dov'è stato vescovo per 18 anni Donald Wuerl, l'attuale cardinale di Washington.

Il rapporto copre un arco temporale di 70 anni e ha rivelato un sistema di protezione diffuso fatto di insabbiamenti e trasferimenti riportati negli archivi segreti delle diocesi, dove si evidenzia che il silenzio e l'inazione di vescovi e cardinali hanno consentito il protrarsi degli atti criminali.

Ricorda il Sir, agenzia dei vescovi italiani, che Il 4 agosto scorso, il vescovo della diocesi di Harrisburg, mons. Ronald W. Gainer aveva anticipato il rapporto del Gran Giurì, pubblicando una lettera aperta in cui denunciava gli abusi commessi da 71 sacerdoti e ordinava la rimozione da tutti gli edifici collegati alla diocesi dei nomi degli abusatori, inclusi i vescovi che avevano taciuto i nomi di questi "preti predatori", proteggendone i crimini. Mons. Gainer avevo reso pubblici i nomi degli abusatori e delle parrocchie che avevano guidato, per incoraggiare le vittime alla denuncia.

"Come vescovi, ci vergogniamo e siamo rattristati e addolorati per i peccati e le omissioni dei sacerdoti e dei vescovi cattolici", ha dichiarato il card. Daniel N. DiNardo, presidente della Conferenza episcopale Usa, commentando il rapporto. DiNardo, assieme al vescovo Timothy L. Doherty, presidente del Comitato per la protezione dei bambini e dei giovani, ha deciso di organizzare durante tutta la settimana una serie di incontri pubblici, per rispondere alle domande sulla sicurezza degli ambienti cattolici.

DiNardo ribadisce che già dal 2002 era stata adottata una "Carta per la protezione dei bambini e dei giovani", rivista nel 2011 e nel 2018, dove ci si impegnava a rimuovere i trasgressori e intraprendere azioni decise per prevenire gli abusi, con un'attenzione tutta particolare alle vittime e alle segnalazioni di abuso.

Il cardinale si impegna pubblicamente a mantenere la trasparenza sulla segnalazione di abusi e tutte le diocesi ed eparchie statunitensi sono obbligate a rendere disponibili tutti i precedenti a riguardo. Inoltre, il Comitato per la protezione dei bambini e dei giovani e il Segretariato per la protezione dell'infanzia e della gioventù continueranno a offrire percorsi di risanamento e guarigione per coloro che sono stati maltrattati e la Chiesa da parte sua "si impegna a ripristinare la fiducia attraverso l'accompagnamento, la comunione, la responsabilità e la giustizia".

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