Estero

Trump sfida la Nato: 'Raddoppiate le spese militari'

Il presidente degli Stati Uniti ha proposto (invano) di portate il budget fino al 4% del prodotto interno lordo, ben il doppio di quanto fissato nel 2014

Keystone
11 luglio 2018
|

Prima attacca la Merkel, poi rilancia sulle spese militari. In un vertice Nato ad alta tensione, Donald Trump lancia la sua nuova sfida, invano, agli alleati sul terreno minato dell’aumento del budget per portarlo immediatamente al 2% del pil, se non addirittura al 4%.

e accuse alla Germania non hanno intimidito la Merkel, che ha difeso "l’indipendenza nelle scelte" da parte di Berlino e ha ricordato di aver "sperimentato personalmente quando una parte della Germania era occupata dall’Unione Sovietica". Le tensioni tra i due leader si sono riflesse qualche ora dopo anche nella passeggiata dei capi di Stato e di governo, con Merkel e Trump che si sono tenuti a debita distanza. Uno strappo poi, apparentemente, ricucito nel pomeriggio nel bilaterale, quando il leader Usa ha parlato di un "grande incontro" con la cancelliera e di "una relazione molto, molto buona". A difendere Berlino è poi arrivato il presidente francese Emmanuel Macron, dicendosi in disaccordo con le parole di Trump.

Ma a conclusione della prima giornata di lavori, il tema cruciale dell’aumento delle spese per la difesa è riemerso in un tweet del tycoon che è tornato a chiedere di "portarle immediatamente al 2%". Sullo sfondo resta l’obiettivo del 4% che Trump ha lanciato durante il vertice. Un obiettivo praticamente impossibile da realizzare per la maggior parte dei Paesi, considerato che entro quest’anno saranno solo 8 le nazioni che riusciranno a raggiungere il target del 2% che l’Alleanza si era prefissa al summit del 2014. "Mi concentrerei su quanto abbiamo concordato, che è il 2% di pil per le spese militari. Cominciamo con questo", ha tagliato corto Stoltenberg a fine giornata.

Tra le altre decisioni, il rafforzamento delle forze di pronto intervento entro il 2020 e l’invito alla Macedonia a diventare il 30esimo membro dell’Alleanza. Nelle 23 pagine del documento si ribadisce inoltre la condanna della Russia per l’annessione della Crimea e si conferma la ’linea dura’ nei rapporti con Mosca, pur lasciando la porta aperta a una rilancio della partnership "se e quando" ci saranno le condizioni. Lo si capirà meglio il 16 a Helsinki, quando Trump e Putin si troveranno uno di fronte all’altro per il loro attesissimo incontro.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔