Thailandia

Sani e salvi i baby calciatori, l'allenatore e i Navy Seal

Si conclude così un'odissea durata diciassette giorni. Ancora attesi in superficie i soccorritori a fianco dei ragazzi negli ultimi 8 giorni

('Oh Dio, salva le giovani stelle del calcio' - Keystone)
10 luglio 2018
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Sono tutti salvi. I dodici giovani calciatori e il loro allenatore, imprigionati nella grotta Tham Luang da giorni, sono tutti fuori e in buone condizioni. Iniziata con la vana speranza di rivedere i 13 dispersi nuovamente sotto la luce del sole, passata attraverso previsioni a lunghissimo termine (fino a 4 mesi per lasciare la grotta, ragionando sulla periodicità delle piogge), la vicenda è giunta alla conclusione nel migliore dei modi dopo una complessa operazione suddivisa in tre tranches. Una vicenda che ha – purtroppo o per fortuna – una sola vittima, l'ex Navy Seal thailandese Saman Gunan, morto per mancanza di ossigeno nelle prime estenuanti operazioni di recupero. Hanno lasciato la grotta e sono in buone condizioni anche i quattro Navy Seal – tra cui un medico militare – che per una settimana hanno fatto compagnia ai 12 giovani calciatori. Lo ha annunciato Narongsak Osatanakorn, responsabile dei soccorsi.

 

Attesa per i soccorritori. Un reporter arrestato

I quattro sub dei Navy Seal thailandesi – tra cui un medico – che hanno accudito i 12 ragazzi e l’allenatore negli ultimi otto giorni, non sono ancora riemersi dalla grotta di Tham Luang. Lo hanno scritto pochi minuti fa proprio i Navy Seal sulla loro pagina Facebook, confermando invece il ritorno in superficie dell’intera squadra di calcio. Un reporter straniero è stato fermato dalla polizia per aver fatto volare un drone, violando le disposizioni delle autorità e creando un rischio fatale per gli elicotteri dei soccorsi. Nei giorni scorsi i responsabili dei soccorsi avevano già ripreso i media – oltre mille giornalisti erano registrati per la copertura dell’evento – dichiarando che alcuni reporter avevano intercettato la frequenza radio delle comunicazioni di polizia.

Ansiolitici

Ai ragazzi estratti dalla grotta Tham Luang sono stati somministrati ansiolitici durante il percorso. Lo ha comunicato ai reporter oggi il primo ministro thailandese Prayuth Chan-ocha, come si vede in un filmato diffuso su Twitter da una reporter presente. Non è chiaro se il premier si riferisse a tutti i ragazzi estratti o solo ad alcuni, ma l’uso di ansiolitici era già stato anticipato dai media thailandesi citando fonti mediche. Prayuth ha aggiunto che la potenza di quei farmaci è simile a quelli che prende lui per rilassarsi se deve usare armi da fuoco.

Timore d'infezioni

Quattro degli otto ragazzi estratti da domenica hanno avuto modo di vedere i genitori: per il timore di infezioni, tuttavia, i due gruppi erano in ambienti separati divisi da una vetrata. Lo ha detto questa mattina un medico dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai, dove i ragazzi sono ricoverati. Il medico ha aggiunto che tutti e otto i ragazzi in ospedale hanno anche chiacchierato e scherzato con il primo ministro Prayuth Chan-ocha, arrivato ieri sera in visita nella zona.

Un posto allo stadio di Mosca

Le piccole football stars non potranno raccogliere l'invito del Presidente della Fifa Gianni Infantino, che avrebbe predisposto per loro un posto per la finale dei Campionati del Mondo di Russia. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti i familiari e la comunità thailandese, speriamo che presto possano riabbracciare i loro cari. Noi tutti speriamo che i ragazzi possano presto ritrovare le loro famiglie e che le loro condizioni di salute gli permettano di viaggiare, in questo caso la Fifa sarebbe felice di averli come ospiti alla finale dei Mondiali", aveva dichiarato questa mattina.

I medici thailandesi hanno comunicato che i giovani a Mosca non potranno proprio andarci, perché dovranno trattenersi ancora in ospedale per le dovute cure. "Probabilmente guarderanno la finale alla tv", ha dichiarato Thongchai Lertwilairatanapong, alto responsabile del ministero della Sanità thailandese.

 

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