Estero

I Cinque Stelle chiedono l'impeachment di Mattarella

Il movimento vorrebbe mettere sotto accusa il presidente della Repubblica per altro tradimento, Fratelli d'Italia d'accordo. Berlusconi e il Pd: 'Irresponsabili'

Keystone
27 maggio 2018
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Dopo 85 giorni di stallo e di tentativi infruttuosi di dare un governo all’Italia, l’impasse politica rischia di trasformarsi un una crisi istituzionale senza precedenti.

Il No del Quirinale all’impuntatura di Lega e M5s sul nome dell’economista sardo Paolo Savona scatena l’ira di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E verso il Capo dello Stato si materializza la possibilità dell’accusa peggiore: quella di impeachment, la messa in stato d’Accusa del Presidente per alto tradimento. Accusa che ventila il M5s e su cui anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni concorda. E mentre Salvini glissa sull’ipotesi che i 5 stelle vogliono invece portare in Parlamento, arriva la presa di distanze di Silvio Berlusconi: parole "irresponsabili" taglia corto.

Domani l'incontro con Cottarelli per il 'Piano B'

La bufera si scatena sul Presidente della Repubblica che ha tuttavia in serbo un piano B: per domani è stato convocato al Colle Carlo Cottarelli, l’economista che non dispiaceva né al M5s né alla Lega per il lavoro da lui a suo tempo svolto sulla spending review. Nessun commento ufficiale di Cottarelli ma chi l’ha sentito racconta che la telefonata del Colle ha colto "di sorpresa" l’ex commissario, che ora si prepara in fretta a raggiungere la Capitale da Milano per presentarsi all’appuntamento con Mattarella. Giusto il tempo, ha scherzato con chi gli ha parlato, di finire di correggere i compiti dei suoi studenti della Bocconi.

Nuove elezioni forse a ottobre

Per lui potrebbe profilarsi un incarico per un governo del Presidente che se dovesse essere bocciato dal Parlamento, porterebbe il Paese a nuove elezioni. Probabilmente ad ottobre. Quanto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è costretto a ricordare le sue prerogative e spiega di non aver mai ostacolato formazione governo e anzi di aver sostenuto il tentativo di formare un esecutivo in base a regole previste dalla Costituzione. Il suo ruolo, sottolinea ancora una volta, non ha mai subito né può subire imposizioni. Ma non sono dello stesso avviso i leader delle due forze alleate per il governo che oggi pomeriggio ha chiamato al Colle per incontrarli prima di ricevere il premier incaricato con riserva.

Salvini: 'Mai servi, mai schiavi'

"Sono stato un grande stimatore di Mattarella ma questa scelta è incomprensibile" scuote la testa Di Maio mentre Salvini esprime tutta la sua rabbia per il tentativo fallito a causa delle ingerenze europee: "mai servi, mai schiavi" avverte il leader del Carroccio. E mentre Di Maio snocciola in un video la composizione di un governo "che avrebbe potuto vedere la luce domani mattina", finiscono nel nulla ore e ore di braccio di ferro per mettere a punto ogni casella dell’esecutivo che avrebbe avuto Paolo Savona a dirigere l’Economia.

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