Estero

Treno deragliato, sequestrata la scatola nera

Nella tragedia di questa mattina sono morte tre donne. I feriti sono 46, di cui 5 in codice rosso ma non in pericolo di vita

Twitter Polizia di Stato
25 gennaio 2018
|

È stata sequestrata la scatola nera del treno di Trenord deragliato stamattina alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano. Nella tragedia sono morte 3 donne, ci sono almeno 46 feriti di cui 5 in codice rosso, ma non in pericolo di vita. Il treno era partito da Cremona diretto a Milano Porta Garibaldi con a bordo 350 persone, in gran parte pendolari.

Sequestrati anche i vagoni, l’intera area del deragliamento, i documenti su manutenzione e i lavori in quel tratto di binari. I pubblici ministeri hanno chiesto una superconsulenza a due esperti ingegneri che si sono anche già occupati di disastri ferroviari. Per svolgere tutti gli accertamenti, saranno iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana e, forse, anche alcuni responsabili di Trenord. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti per disastro ferroviario colposo.

Il video di una telecamera di sorveglianza mostrerebbe che il treno, quando parte dei vagoni erano già fuori dai binari, ha anche attraversato la stazione di Pioltello lasciando una scia di scintille. Nelle immagini anche un uomo sulla banchina che si allontana spaventato.

Secondo le prime ricostruzioni, la causa della tragedia sarebbe il ’cedimento strutturale’ di un pezzo di binario di 23 centimetri trovato e sequestrato vicino alla rotaia, un chilometro prima della stazione di Pioltello. In quel punto, 3 carrozze sono uscite dai binari, ma il convoglio ha continuato la marcia finché uno dei vagoni fuori asse ha colpito un palo della trazione elettrica e si è accartocciato. La ricostruzione corrisponde alla scena vista dai primi soccorritori, con le carrozze centrali del convoglio deragliate e intraversate a un angolo di circa 90 gradi l’una dall’altra. All’interno sono rimaste intrappolate a lungo molte persone, poi liberate dai soccorritori, mentre una spola di ambulanze e elicotteri trasportavano in ospedale i feriti.

Le tre donne rimaste uccise tra le lamiere sono una 51enne originaria di Caravaggio (Bergamo) ma residente a Vanzago (Milano), viaggiava con la figlia di 18 anni, che si è salvata ma è rimasta ferita; una 62enne, anche lei di Caravaggio, medico, specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica, dirigente dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano; e una 39enne, di Cernusco sul Naviglio.

Al momento dello schianto, la 39enne era al cellulare con la madre. ’Mamma aiuto, il treno sta deragliando...’, ha fatto in tempo a dire. ’Poi è caduta la linea e c’è stato solo silenzio’, racconta il padre in lacrime fuori dall’obitorio. ’Mia moglie le ha detto scappa ma poi non ha sentito più niente. Sono andato là ed era ancora incastrata dentro al treno. Poi mi hanno detto che non ce l’ha fatta’, aggiunge ricordando che la figlia ’si lamentava sempre perché i treni erano spesso rotti e sempre pieni’. Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio, un altro treno di Trenord era parzialmente uscito dai binari proprio a Pioltello, senza però provocare feriti.

I racconti dei testimoni avvalorano l’ipotesi del cedimento della rotaia: ’All’improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari’. Un ferito ha detto di aver ’sentito il treno vibrare, poi è avvenuto l’impatto’. ’C’è stato un gran botto, poi uno stridere fortissimo che sembrava non finire mai, e tutti hanno iniziato a urlare’. ’Quando ho sentito che il treno vibrava tanto, ho azionato subito il freno ma era già troppo tardi, era già fuori dai binari’, ha riferito il macchinista agli investigatori.

’Accertare le responsabilità’ ed essere ’severi nel garantire la sicurezza’, ha chiesto il premier italiano Paolo Gentiloni. E in prefettura a Milano si è svolto un vertice con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che prima ha fatto un sopralluogo a Pioltello con il capo della protezione civile Angelo Borrelli. ’Il sistema ferroviario italiano è certamente uno dei più sicuri al mondo ma vogliamo la verità, la si accerti rapidamente, perché è inaccettabile morire mentre si va al lavoro’, ha detto alla fine Delrio che ha attivato una commissione d’inchiesta del ministero, mentre scoppia la polemica sulla investimenti e sicurezza sulla rete ferroviaria.

’Posso garantire che gli investimenti in sicurezza sono aumentati del 340% negli ultimi tre anni. È la nostra priorità in particolar modo nelle reti dei pendolari’, afferma Delrio, secondo il quale la linea Cremona-Milano è tra le più monitorate. Tutt’altra l’opinione di Legambiente Lombardia: ’La linea Cremona-Milano è stata segnalata come una delle peggiori della Regione, con oltre 10mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall’età media di 17 anni’. Ancora più duro il monito di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana (Cei): ’Quando si risparmia sulla sicurezza, si risparmia sulla vita delle persone. E il risultato è sotto gli occhi di tutti’.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔