Estero

Tragedia di Rigopiano: la valutazione del forestale suicida era corretta

27 novembre 2017
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I consulenti tecnici della Procura di Pescara hanno valutato che ''il parere sul vincolo idrogeologico risulta correttamente rilasciato poiché l'esiguo movimento di terreno per la sistemazione del manufatto non poteva determinare nessun movimento franoso e in ogni caso tale parere non era mirato ad affrontare le specifiche tematiche di geomorfologia globale dell'area nel contesto complessivo''. È quanto si legge nelle carte dell'indagine sulla tragedia di Rigopiano del 18 gennaio scorso dove sono morte 29 persone.

Il passaggio riguarda il parere favorevole emesso dall'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti, suicidatosi il 17 novembre scorso. All'epoca del fatti, nel marzo del 2007, Conti guidava il comando provinciale della Forestale. In una lettera lasciata prima di uccidersi, Conti aveva parlato di Rigopiano come di un suo cruccio. Il progetto di realizzazione del centro benessere dell'hotel riguardava ''esigua movimentazione di terreno, da cui non poteva derivare nessuna frana''.

Nell'informativa si prende in esame anche la relazione del geologo Luciano Sbaraglia inserita nel progetto di ristrutturazione dell'hotel: secondo quanto evidenziato ''Sbaraglia era consapevole che l'hotel Rigopiano sorgeva in un'area montana in forte pendenza. Nonostante ciò nella sua relazione non ha affrontato le tematiche geomorfologiche e non ha effettuato una valutazione della stabilità del pendio sovrastante l'hotel e conseguentemente nessuna valutazione sull'esistenza del rischio valanga''. (ANSA)

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