Trentacinque anni dopo i fatti, la Corte per la sicurezza dello Stato libanese ha condannato a morte, in contumacia, due uomini per l’attentato in cui, il 14 settembre del 1982, fu ucciso il presidente eletto Bashir Gemayel insieme a 26 altre persone in un attentato dinamitardo nella sede del suo partito cristiano delle Falangi. I condannati sono Habib Shartouni e Nabil al Alam, entrambi appartenenti al Partito nazionalsocialista siriano, simpatizzante di Damasco. Secondo notizie mai confermate, Al Alam sarebbe morto di malattia in Brasile nel 2014. Di Shartouni non ci sono notizie.