Estero

Francia, ex premier Valls vince ma è accusato di brogli

(Keystone)
19 giugno 2017
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di Danilo Ceccarelli (ANSA)  - Una serata elettorale carica di tensione per l'ex primo ministro Manuel Valls, che nel suo feudo di Evry, nella regione dell'ile-de-France, ha sfidato la candidata della France Insoumise, Farida Amradi, battendola con il 50,3% dei voti soltanto. Una vittoria sul filo del rasoio, con uno scarto di soli 139 voti, immediatamente contestata dalla candidata sconfitta, che ha denunciato irregolarità dello spoglio in almeno quattro seggi, su cui gravano "dei forti sospetti". "Dove non c'erano abbastanza assessori perché non avevamo un numero sufficiente di militanti casualmente lo scarto di voti è enorme" ha detto la rappresentante della France Insoumise, sottolineando che, proprio nei seggi indicati, "i risultati sono arrivati per ultimi". Amradi ha affermato poi di avere fotografie e video che provano irregolarità e intimidazioni commesse dai sostenitori di Valls durante il conteggio dei voti. Dopo aver annunciato la sua vittoria, Valls è stato duramente contestato dai sostenitori della sua avversaria, che lo hanno coperto di fischi al grido di "baro", fino a quando la polizia non è intervenuta per calmare gli animi. Il vincitore ha continuato ringraziando i suo elettori per averlo sostenuto durante una campagna elettorale "difficile" e "odiosa". "Contestiamo il risultato di ieri e rivendichiamo la vittoria" ha detto la rappresentate della France Insoumise il giorno dopo ai microfoni di BfmTv, aggiungendo che il suo partito presenterà un ricorso al Consiglio Costituzionale. Amrani ha poi annunciato di voler ricontare i voti nella prefettura di Evry, anche se secondo il codice elettorale non è possibile effettuare una simile operazione. Immediata la replica dell'ex premier, che sul suo conto Twitter ha negato qualsiasi "irregolarità", invitando la sua avversaria ad "accettare il verdetto delle urne e a rispettare la democrazia". Oggi pomeriggio Valls si è recato all'Assemblea Nazionale per svolgere le prime pratiche burocratiche. Visibilmente irritato dalla folla di giornalisti che lo aspettavano al varco, il neo eletto deputato ha respinto ogni accusa in quanto "non c'è nulla da contestare". 

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