Estero

Messico, esplode il mercato di fuochi d'artificio: 29 morti

21 dicembre 2016
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Una serie di fortissime esplosioni, con fuochi d'artificio che detonavano uno dietro l'altro. Un dramma quello avvenuto nella notte a Tultepec, cittadina situata a nord di Città del Messico, che ha provocato la morte di 29 morti e il ferimento di 72. Decine di dispersi, forse un centinaio, tra i quali bambini e donne. 

Ora del mercato "San Pablito", composto da circa 300 locali, non rimane quasi nulla: molti dei negozi sono esplosi, come se ci fosse stato un bombardamento, precisano i media locali.

Nel tracciare un primo bilancio della tragedia, il governatore dello Stato del Messico, Eruviel Avila, ha precisato che delle 29 vittime 26 sono decedute sul luogo della sciagura e le altre tre dopo essere state ricoverate. Tra i 72 feriti ci sono dieci minorenni e 25 donne e, viene precisato, tre dei bambini ricoverati hanno riportato bruciature nel 70% del corpo. Per ora non si conoscono le cause della tragedia, sulle quali sta indagando la procura.

Dalle fiamme divampate dopo le esplosioni si è alzata una colonna di fumo alta due chilometri, mentre sul posto intervenivano i pompieri e la protezione civile, oltre che gli uomini dell’esercito, la marina e la polizia, sia per spegnere gli incendi sia per portare aiuto ai feriti. E d’altro lato, per ore e ore i soccorritori hanno cercato superstiti sotto le macerie.

La produzione del materiale pirotecnico e il suo mercato sono il fulcro dell’economia di Tultepec. Le vendite previste in questi giorni, per le festività di Natale e per la fine dell’anno, erano pari a circa 100 tonnellate di fuochi. Lo scorso 12 dicembre – giorno della vergine della Guadalupe, principale festa religiosa del Paese – il presidente del mercato, German Galicia, aveva garantito sulle condizioni della sicurezza del posto.

In passato, 'San Pablito' – noto in tutto il Paese come la "mecca della pirotecnia" – era già stato scenario di sciagure: nel settembre del 2006 un incendio aveva distrutto la parte più antica del mercato, e qualche mese più tardi c’erano state altre esplosioni, senza vittime.

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