Estero

Juncker: 'Non è la fine dell'Unione europea'

Jean Claude Juncker
(Virginia Mayo)
24 giugno 2016
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«Sono personalmente molto dispiaciuto per questa decisione, ma la dobbiamo rispettare»: così il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. «Il processo di incertezza in cui siamo entrati non durerà molto a lungo, bisogna accelerare le cose», ha detto Juncker aggiungendo «mi aspetto che il motore franco-tedesco, come lo chiamate, prenda una posizione molto chiara».

"Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia effetto alla decisione del popolo britannico al più presto possibile, per quanto doloroso il processo potrà essere il processo", si legge nella dichiarazione firmata, oltre che da Juncker, anche dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ed dal presidente di turno, il premier olandese Mark Rutte. "Siamo pronti a lanciare prontamente il negoziato con il Regno Unito sui termini e le condizioni del suo ritiro dalla Ue. Finché il processo non sarà finito, il Regno Unito resta un membro della Ue, con tutti i diritti e doveri che da questo derivano".

«No. Grazie a tutti», ha risposto Juncker a una giornalista britannica che aveva domandato con tono assertivo: «Nonostante le forti dichiarazione sue e di Tusk, il risultato del referendum è l’inizio della fine dell’Unione europea». Juncker ha subito dopo messo fine tra gli applausi alla brevissima conferenza stampa (in cui ha accettato due sole domande) tenuta dopo la lettura della dichiarazione comune dei tre presidenti delle istituzioni europee.