Varese e Como perdono posizioni nella graduatoria stilata dall'annuale analisi elaborata dal Sole 24 Ore sui dati del Ministero dell’Interno

Peggiora la qualità della vita nelle province pedemontane lombarde, aggrappate alla “ramina”: rispetto allo scorso anno, Como ha perso quattordici posizioni (ora è in 25esima posizione), peggio Varese che di posizioni ne ha perse diciannove (41esima posizione). Lo si apprende dall’annuale analisi elaborata dal Sole 24 Ore sui dati del Ministero dell’Interno. Sono due, i dati salienti, in positivo e in negativo, che riguardano Como: la città è al primo posto con solo il 2% dell’inflazione per i prodotti alimentari e bevande non alcoliche (negli ultimi mesi il carrello della spesa in riva al Lario è cresciuto di quasi il 3%), mentre il dato negativo è quello che colloca il capoluogo lariano al poco invidiabile 106esimo posto ed è la media di 452 “furti in abitazione” ogni 100mila abitanti. E sempre in ambito sicurezza, la graduatoria generale colloca Como al 26esimo posto (perse ben 23 posizioni) con un indice di criminalità (ovvero il totale dei delitti ogni 100mila abitanti) a quota 3,061. Anche Varese sul versante dell'area "Giustizia e sicurezza" non se la passa bene: è precipitata all'82esimo posto, perdendo 45 posizioni. Sulla qualità della vita a ridosso del Canton Ticino pesano l'assistenza sanitaria, le liste di attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici.