Confine

Ceresio dimenticato dalla lista dei grandi laghi italiani

Un emendamento, approvato all'unanimità, del deputato varesino Antonio Ferrara ha ‘rimediato’ alla gaffe del Parlamento

Bagna sia il Ticino che la Lombardia
(archivio Ti-Press)
30 novembre 2025
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Il lago Ceresio è stato dimenticato dal Parlamento italiano che ha dimostrato di non conoscere la geografia del profondo nord, quello che confina con il Canton Ticino. La conferma si è avuta nei giorni scorsi alla Camera dei deputati, chiamati ad approvare un disegno di legge sul contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne (quelle dei laghi) che prevede divieti e sanzioni differenziati a seconda della tipologia degli specchi d'acqua. Il testo distingue le acque interne in due gruppi, il primo individua otto laghi definiti ‘grandi’: Maggiore, Varese, Como, Iseo, Garda, Trasimeno, Bolsena e Bracciano. E il Ceresio no.

A Roma a quanto pare devono aver pensato che il Ceresio è un lago solo svizzero, o se si vuole solo ticinese. Chi ha scritto il disegno di legge deve essere stato all'oscuro che una buona porzione del Lago di Lugano si trova in Lombardia e bagna comuni rivieraschi come Porlezza e Valsolda (sul versante comasco) e Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio (sul versante varesino). Comuni rivieraschi che, grazie al Ceresio, vivono di turismo.

Ad accorgersi della gaffe è stato il deputato varesino Antonio Ferrara (M5S): grazie a un suo emendamento, approvato all'unanimità, il Ceresio è stato inserito nell'elenco dei grandi laghi italiani. Fa discutere l'inserimento del lago di Varese, per molti una scelta politica. Per i nove grandi laghi italiani il disegno di legge (approvato all'unanimità) prevede il divieto di usare esplosivi, sostanze tossiche e strumenti elettrici e di esercitare la pesca professionale senza titolo abilitativo.