Confine

Studiosa francese si perde in montagna, ferita ma salva

Giunta a Menaggio per un convegno, è sopravvissuta a due grossi ruzzoloni sul monte Grona, tra Lario e Ceresio

La cima del Monte Grona
(Mænsard vokser/Wikimedia Commons)
17 marzo 2024
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C'è chi parla di miracolo per la studiosa francese, una 46enne docente universitaria parigina, che giunta giovedì a Villa Vigoni di Menaggio, centro italo-tedesco per il Dialogo Europeo, per partecipare a un convegno internazionale, dopo aver effettuato il check-out, si è incamminata lungo il sentiero del Monte Grona, dal quale è possibile vedere sia il Ceresio che il Lario.

Quando giovedì sera non è stata vista rientrare a Villa Vigone sono iniziate le ricerche da parte di una cinquantina di uomini del soccorso alpino, del 118 dell'ospedale Sant'Anna, dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine. Sul posto anche due elicotteri e un drone. La docente transalpina – considerata tra le massime esperte a livello internazionale del mondo arabo, tema del convegno internazionale – ha trascorso la notte tra giovedì e venerdì all'addiaccio a quota 1’660 metri. Solo poco prima delle 18 di venerdì è stata trovata da militari della Guardia di finanza di Madesimo e da un tecnico della stazione Lario Occidentale e Ceresio del soccorso alpino che erano stati portati in quota da un elicottero. L'accademica francese ha raccontato di essere caduta due volte: sessanta metri nella prima occasione, quasi cento metri poco dopo. Durante la caduta il cellulare della docente universitaria si è rotto. Lo docente ha riportato un forte trauma cranico, fratture a una spalla e una grave ipotermia. All'ospedale Manzoni di Lecco è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

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