Confine

Prima la rapina, poi il tentativo di estorsione, doppio arresto

Dopo aver sottratto soldi, gioielli e un telefono in un centro massaggi di Como, i due malfattori cascano nella trappola degli agenti

Chi troppo vuole...
(Ti-Press)
6 gennaio 2024
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Rocamboleco fermo per due giovani, un 18enne algerino residente a Como e un 27enne senegalese senza fissa dimora, resisi responsabili di una rapina in un centro massaggi di via Varesina a Como e di tentata estorsione ai danni della titolare dello stesso centro.

Tutto ha avuto origine verso le 22.30 di giovedì 4 gennaio, quando la donna, una cittadina cinese di 44 anni, ha chiamato le forze dell'ordine riferendo di aver subìto una rapina a opera di due giovani, uno di colore e l’altro con carnagione più chiara, che erano entrati nel negozio suonando il campanello e che, una volta all’interno, con i cocci di una bottiglia di birra avevano minacciato sia la titolare, sia una collaboratrice, anche lei cinese, di 51 anni.

I due delinquenti se ne sono poi andati con il loro bottino: due anelli d’oro, circa 200 euro in banconote di vario taglio e il telefono cellulare della titolare. Fingendosi un amico della vittima, uno degli agenti di Polizia intervenuti per constatare il furto ha chiamato l’utenza della donna nel tentativo di tornare in possesso del cellulare, giustificando la richiesta con la presenza di foto e di dati personali contenuti nella memoria dell’apparecchio. Allettato dalla proposta, il malfattore ha acconsentito alla restituzione del telefono, ma in cambio di 500 euro, poi diventati 1'000 euro. Nel luogo prestabilito per lo scambio sono però si sono però presentati altri agenti: alla loro vista, i due se la sono data a gambe separatamente. Il 18 è però stato immediatamente bloccato, mentre il complice è stato rintracciato pochi istanti più tardi in Piazza San Rocco.

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