Confine

Altri minori accampati fuori dalla Questura di Como

Tre ragazzi provenienti da Egitto e Benin sono stati aiutati da don Giusto Della Valle e dalla Croce Rossa di Lipomo

Altri sono stati soccorsi perché dormivano al freddo
(archivio Ti-Press)
5 novembre 2023
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Ancora minori non accompagnati fuori della Questura di Como, in attesa di un intervento del Comune responsabile per legge della prima accoglienza che non c'è stata, come accaduto due settimane fa. E, anche questa volta, a ‘metterci una pezza’ don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio, e la Croce Rossa di Lipomo, che ha in gestione il centro di accoglienza per adulti, che dispone di 70 posti letto. “Il copione è identico a quello dell’altra volta – denuncia Chiara Bedetti di Refugees Welcome –. Come è successo qualche settimana fa, martedì una volontaria ha notato un ragazzino egiziano seduto sui gradini della Questura in attesa di essere foto-segnalato e indirizzato a un centro di prima accoglienza”.

‘Un sistema folle’

Assolte le pratiche in Questura, e in assenza di una soluzione da parte del Comune, come già accaduto con gli altri minori (allora erano tredici), il sedicenne è stato poi accolto da don Giusto per la notte e per tutta la giornata di mercoledì. Giovedì mattina fuori dalla Questura c'erano altri due minori non accompagnati, un egiziano, l'altro del Benin. Anche loro sono stati portati a Lipomo. Si è appreso che nelle notti scorse tre giovanissimi migranti sono stati accompagnati al Sant'Anna: dormivano all'addiaccio nell'ex Ticosa, sull'altro lato di viale Innocenzo dove ci sono gli uffici della Questura. Ad accorgersi che per le basse temperature i minori stavano male sono stati alcuni senzatetto. “Quello che vediamo in questi giorni è un sistema folle perché lascia dei minori fragili in balìa di sé stessi, se non interviene il buon cuore di qualcuno che li accoglie per la notte, gli dà un passaggio o anche solo gli porta da mangiare o una giacca – continua Bedetti –. Evidentemente a Como c’è un problema di arrivi, ma è altrettanto evidente che, mentre si cerca una soluzione politica, non ci si può limitare ad avere solo sedici posti di pronta accoglienza perennemente pieni. Serve una hub per minori adeguata e serve che chi di dovere si prenda le sue responsabilità senza scaricarle sui volontari o su don Giusto”.

Un tavolo di discussione

Per parlare di minori non accompagnati, mercoledì 8 novembre alle 18 presso Palazzo Carducci, in viale Cavallotti a Como, si terrà un tavolo di discussione organizzato dalla parrocchia San Martino di Rebbio, dall’Osservatorio Giuridico per i Diritti dei Migranti e dal Progetto S.C.I.A.T. (Cammini di Inclusione e Autonomia Territoriale di MSNA e neomaggiorenni).

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