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Como, aumentano le multe per divieto di sosta

Fra gli automobilisti sanzionati oltre 300 su 6’754 sono ticinesi. Palazzo Cernezzi ha incassato nei primi due mesi del 2023 quasi 300mila euro.

Aumentati i controlli da parte dei vigili urbani
(Ti-Press)
9 marzo 2023
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Più indisciplinati gli automobilisti o maggior controlli da parte dei vigili urbani? È un interrogativo che sorge spontaneo dal bilancio dei primi due mesi del 2023 della Polizia locale di Como dal quale si apprende che nei 59 giorni di gennaio e febbraio scorsi le multe per divieto di sosta sono state 6’754. Un numero elevato di contravvenzione senza precedenti. In crescita del 79% rispetto bimestre luglio-agosto 2022, periodo in cui le multe comminate furono ‘solo’ 3’768. Da allora è stato un crescendo ‘pucciniano’, voluto dal sindaco di Como Alessandro Rapinese, il quale ne aveva parlato nel maggio scorso durante la campagna elettorale per le elezioni. Il sindaco aveva promesso un carro attrezzi dedicato alla rimozione delle autovetture svizzere che vengono parcheggiate ovunque senza poi pagare le multe.

Insomma, netto il convincimento che a Como i controlli da parte dei vigili urbani sono aumentati, e non solo per quanto riguarda i divieti di sosta. La conferma rispetto al bimestre luglio-agosto le sanzioni tra settembre e ottobre erano salite a 4’151, tra novembre e dicembre a 5’266, per arrivare alla raffica dei primi due mesi di quest’anno. Un dato per gli amanti delle statistiche: 115 multe la media giornaliera di multe nei 59 giorni di gennaio e febbraio.

Fra gli automobilisti sanzionati per aver lasciato l’autovettura dove è vietato un numero non indifferente è ticinese. Oltre 300 su 6’754. Considerato che la multa per divieto di sosta è di 40 euro, si ricava che Palazzo Cernezzi nei primi due mesi di quest’anno ha incassato quasi 300mila euro. Nel bilancio bimestrale della Polizia locale di Como si impone un altro dato: i 158 controlli nelle aree a tutela rafforzata, quelle della città murata, nei confronti soprattutto dei mendicanti e dei senza tetto. Nei loro confronti sono stati emessi 18 ordini di allontanamento, per cui non posso tornare nel centro storico di Como.

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