Confine

Como, accessi limitati al Pronto soccorso del Sant’Anna

L’ingresso è consentito a una sola persona per paziente. La misura è stata decisa dall’Asst lariana per evitare il sovraffollamento

Oltre confine, non smette di preoccupare la ‘fuga’ di operatori sanitari verso il Ticino
(Ti-Press/Archivio)
30 dicembre 2022
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È una misura senza precedenti (per quanto è dato sapere a livello nazionale) quella decisa dall’Azienda sociosanitaria territoriale lariana che conferma le criticità dell’ospedale Sant’Anna di Como, a causa anche della forte carenza di medici e infermieri, che continuano a ‘‘scappare’’ in Ticino, dove gli stipendi sono più del doppio: l’ingresso di un familiare o di un accompagnatore all’interno del Pronto soccorso (Ps) continua a essere consentito per i pazienti in condizioni di fragilità o disabilità così come i minori e le donne in gravidanza. Ma non è più un accesso libero, come è stato in passato: alla persona che presta assistenza al paziente è consegnato un braccialetto di colore bianco. L’ingresso al Ps è consentito a una sola persona per paziente.

Tempi di attesa di quattro ore

La misura è stata decisa per evitare il sovraffollamento dovuto anche ai tempi lunghi dell’attesa che mediamente vanno oltre le quattro ore e non di rado si prolungano oltre le dieci ore. In caso di sovraffollamento al Ps, gli accompagnatori devono attendere in una sala esterna. Con il braccialetto bianco anche i volontari dell’associazione A.Ma.Te, che prestano accoglienza e ascolto all’interno del Ps del Sant’Anna: da qualche giorno sono stati delegati a dare informazioni, quanto meno rispetto alle tempistiche. Una novità che consente al personale di concentrarsi in via prioritaria sugli interventi da effettuare.

Decisione voluta per garantire sicurezza

La decisione di limitare a un solo accompagnatore provvisto di braccialetto l’ingresso nelle sale visita è giustificata dagli spazi limitati ed è finalizzata a garantire la maggior sicurezza degli stessi pazienti e degli operatori. Anche all’interno delle sale d’attesa è richiesta la permanenza di un solo familiare per degente. A quali risultati porteranno i ‘‘fazzoletti bianchi’’ non è dato sapere. La soluzione dei problemi del Ps di Como si risolve solo assumendo medici e infermieri. Solo che i concorsi sono sempre più spesso delusi.

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