Confine

Trenord, più controlli contro i furbetti del biglietto

L’attività della società si concentrerà anche nelle stazioni principali di Como e Varese. Si punta a intercettare chi non ha pagato già sulla banchina.

Si cerca di far rispettare le regole
(Ti-Press)
7 marzo 2022
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​Più controlli e controllori nelle principali stazioni ferroviarie lombarde per contrastare il fenomeno, sempre più diffuso, di coloro che viaggiano senza biglietto e spesso genera aggressioni al personale di Trenord. Da qui la decisione di aumentare il numero di operatori dedicati al contrasto dell’evasione tariffaria e di concentrarne l’attività prioritariamente in alcuni scali, quelli dai quali transita ogni giorno il maggior numero di persone. Fra le stazioni in cui sono iniziati i controlli ci sono Como San Giovanni e Varese. L’obiettivo della società di gestione del traffico ferroviario lombardo, che comprende anche cinque linee transfrontaliere con il Ticino, è di individuare i ‘furbetti’ già sulle banchine, evitando che salgano sui treni. Una volta a bordo, infatti, tutto si complica e cresce la probabilità che la semplice richiesta di mostrare il biglietto provochi, in chi ne è sprovvisto, reazioni violente nei confronti del capotreno. Da qui la scelta di anticipare i controlli: "Il 95% dei problemi di sicurezza in treno è causato da persone salite senza titolo di viaggio e dalla stessa categoria di passeggeri ha origine l’80% degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali" si legge in una nota di Trenord, che ha fornito i dati che danno la dimensione del fenomeno: nel 2021 sono state 8’558 le segnalazioni relative a intemperanze, minacce, aggressioni, furti e atti vandalici lungo le linee e i convogli regionali. Ecco, quindi, che dallo scorso primo marzo i controllori sono passati da 65 a 103. Le stazioni in cui sono stati intensificati i controlli, oltre a quelle di Como e Varese, sono le milanesi di Porta Garibaldi, Cadorna e Bovisa e di Lecco, Brescia, Pavia e Cremona.

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