Confine

Sospettato anche di stalking il medico finito agli arresti

Almeno otto i casi oggetto di indagine nei confronti del 60enne con ambulatorio a Cernobbio

(Keystone)
24 febbraio 2022
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Emergono nuovi particolari dall’inchiesta che ieri mattina ha portato all’arresto di un 60enne medico di base comasco, accusato di violenza sessuale nei confronti di otto donne e in un caso anche di stalking.

Innanzitutto, il numero delle pazienti che avrebbero subìto le violenze sembra destinato a crescere. All’esame dei carabinieri di Como ci sono infatti almeno altre sei denunce. Nel frattempo si è appreso che le presunte vittime si erano recate nell’ambulatorio del medico per segnalare i postumi da Covid, quali stanchezza e pressione bassa, o un dolore alla schiena, ma anche la sola visita preliminare, per conoscere la paziente dopo il cambio del medico. Visite che per il medico di base, con ambulatorio a Cernobbio, si sarebbero trasformate in occasioni per compiere abusi sessuali sulle pazienti.

Otto i casi emersi in due mesi di indagine, che ieri hanno condotto in carcere il medico, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal sostituto procuratore Antonia Pavan. Le indagini sono partite a inizio dicembre, quando una cinquantenne si è rivolta ai militari per denunciare il forte disagio vissuto durante una visita avvenuta alcuni giorni prima. Il medico, di cui era nuova paziente, le aveva detto di non poter procedere a rilasciare certificati se prima non l’avesse visitata. Ma quell’incontro, secondo il racconto della donna, si sarebbe trasformato in una visita ginecologica non richiesta, con momenti e gesti fortemente intrusivi.

Le indagini, basate anche su intercettazioni ambientali, tra metà dicembre e inizio febbraio, avrebbero portato alla luce condotte del tutto simili con altre sette pazienti. In un caso, davanti al rifiuto della paziente sofferente di cervicale di farsi svestire e toccare, il medico l’avrebbe cercata più volte a casa e bloccata per strada: da qui l’accusa di stalking. Al medico è contestata l’aggravante dell’abuso di autorità e della violazione dei doveri inerenti al pubblico servizio.

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