Confine

Coronavirus: Re in Val Vigezzo è in zona rossa

Protocollo d'emergenza nel Comune di 700 abitanti al confine con il Locarnese. Scuole chiuse e Lockdown in vigore fino al 26 febbraio

Si teme la diffusione di varianti (Ti-Press)
21 febbraio 2021
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Il Comune di Re, settecento abitanti al confine con il locarnese, dalle 18 di sabato 20 febbraio, è ''zona rossa''. L'ordinanza che isola il paese della valle Vigezzo, è stato firmato da Alberto Cirio, presidente di Regione Piemonte. Tutte le scuole della valle Vigezzo (da quelle dell'infanzia alle medie superiore) chiudono da lunedì 22 febbraio. Il paese di Re è primo per il quale la Regione Piemonte è costretta ad applicare il protocollo di emergenza.  Il lockdown rimarrà in vigore sino a venerdì 26 febbraio. Una decisione che non è giunta inaspettata. Da giorni infatti la situazione di Re destava preoccupazioni per il rapido aumento del numero dei contagi. L’ultimo dato accertava 37 casi. E poi c’è il rischio della presenza della variante inglese del virus. Il sindaco di Re, Massimo Patritti, ingegnere frontaliere, la scorsa settimana aveva disposto la chiusura dell’asilo (14 alunni) e delle scuole elementari (29) dopo che due mamme erano risultate positive. A seguito della ''zona rossa'' di Re i frontalieri e coloro transitano lungo la statale 337 della Valle Vigezzo dovranno essere muniti dell'autocertificazione. Stessa misura per gli abitanti del piccolo comune di frontiera.

Nessun problema per i frontalieri

Nessun problema per i frontalieri che potranno recarsi tranquillamente in Svizzera per lavoro. Lo ha affermato Antonio Locatelli, coordinatore dei frontalieri, intervistato dal portale Ossolanews.it. “In Svizzera sembra che abbiano infatti capito che la situazione di criticità è circoscritta solo a Re, per questo ipotizziamo che non vi saranno problemi per i frontalieri ad andare regolarmente a lavorare. Ovviamente è anche l’auspicio, ma penso davvero che la situazione rimanga in questi termini”, ha concluso il portavoce dei lavoratori italiani che, quotidianamente, varcano il confine di Ponte Ribellasca/Camedo per motivi professionali.

Sabato alle 18, come noto, è iniziato il coprifuoco che ha fatto ripiombare il piccolo villaggio sorto attorno al santuario nella stessa situazione di lockdown di un anno fa. Sempre secondo Ossolanews.it, in Prefettura  è stato valutato che le forze monitoreranno la situazione in paese e nelle frazioni giorno e notte, ma senza istituire posti di blocco rigidi che potrebbero creare code soprattutto in entrata e uscita stato nelle ore di passaggio dei frontalieri. Poche le auto fermate questa mattina per i primi controlli da parte degli agenti della Polizia di Stato. Nessuna multa, tutto in regola.

L'ordinanza del governatore Cirio sarà in vigore fino al 26 febbraio, ordinanza che tiene chiuse le scuole non solo di Re ma di tutta la Valle. Per quanto riguarda gli studenti delle superiori domesi residenti a Re, potranno seguire le lezioni a distanza.

Per quanto riguarda le corse della Vigezzina, nessun cambiamento. "I treni rimarranno regolari per garantire il servizio a chi può spostarsi per i motivi previsti dalla legge. Anche le corse che erano state aggiunte nelle scorse settimane per gli studenti che raggiungono Domodossola non subiranno variazioni" conferma Daniele Corti, direttore delle SSIF. 

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