Confine

Como, nessun senzatetto ai portici di San Francesco

Anche le ultime tre persone sono state accompagnate nei dormitori. L'area è stata ripulita e verrà videosorvegliata

I portici di San Francesco
1 febbraio 2021
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I portici di San Francesco, a Como, si presentano sgombri e puliti. Da alcuni giorni non ci sono più senzatetto, dopo che gli ultimi tre irriducibili clochard sono stati accompagnati nei dormitori di via Borgovico e in quello ricavato nella parrocchia di San Rocco di don Roberto Malgesini, il prete degli ultimi ucciso a coltellate la mattina del 15 settembre scorso. Da una ventina d'anni i portici sono uno dei luoghi simbolo del capoluogo lariano, dove molti senza fissa dimora trovavano riparo, finito al centro di polemiche e anche di una mozione della Lega (bocciata dal Consiglio comunale) che chiedeva l'installazione di una cancellata. Un luogo simbolo che è tornato a essere semplicemente il portico dell'ex chiesa, oggi adibita a spazio culturale. Coperte e giacigli di fortuna sono spariti.

La conferma è arrivata dall'assessore alla sicurezza Elena Negretti che, con la polizia locale e gli uomini di Aprica (la società che si occupa della raccolta rifiuti in città), si è recata sul posto come già in altre occasioni. “Senza alcun tipo di scontro o resistenza, le tre persone sono state allontanate e messe al riparo per la notte – ha fatto sapere –. L'area è stata ripulita allo scopo di disincentivare lo stazionamento anche durante il giorno. In questi mesi è stato fatto un lavoro di squadra con la Caritas e tutte le associazioni. La speranza è che si riesca a conservare l'attuale condizione”. Residenti e commercianti della zona da tempo chiedevano un intervento che potesse in primis risolvere l'emergenza per i senzatetto, indirizzandoli verso strutture più idonee e, contemporaneamente, restituire decoro a quell'angolo della città che ciclicamente si trasformava anche in una piccola discarica a cielo aperto. 

Palazzo Cernezzi ha deciso di videosorvegliare i portici di San Francesco. Elena Negretti: “A tutela della sicurezza di tutti e per disincentivare anche chi abbandona rifiuti”. Se ai portici di San Francesco non ci sono più senzatetto, non altrettanto si può dire per gli altri rifugi in cui passano la notte i clochard: il dormitorio di via Borgovico e gli spazi di San Rocco attualmente sono quasi tutti occupati.

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