Confine

Coronavirus, sfiorati i cento decessi in un sol giorno

Novantasette i morti registrati ieri, cifra più alta in un'unica giornata. Finora sono state 910 le persone che hanno perso la vita; 3'500 quelle guarite

Keystone
10 febbraio 2020
|

Il numero dei decessi per il coronavirus ha sfiorato ieri i 100 casi, attestandosi a 97, il numero più alto in una sola giornata dall'inizio dell'epidemia. Lo rileva la Bbc. Finora, secondo l'aggiornamento della Johns Hopkins University, hanno perso la vita un totale di 910 persone nel mondo mentre sono quasi 3'500 quelle guarite.

'I casi all'estero? Forse vista solo la punta dell'iceberg'

Secondo il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OmsS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, i casi di coronavirus trasmessi da persone che non hanno viaggiato di recente in Cina potrebbero essere "la punta dell'iceberg". Mentre una "missione di esperti internazionali" è partita per la Cina per aiutare il coordinamento della risposta all'epidemia, Ghebreyesus ha messo in guardia in un tweet che "ci sono stati alcuni casi preoccupanti sulla diffusione del 2019nCoV da persone che non hanno fatto viaggi in Cina".

"La rilevazione di un piccolo numero di casi potrebbe indicare una più estesa trasmissione in altri Paesi; in breve, potremmo soltanto aver visto la punta dell'iceberg", ha osservato il numero uno dell'Oms. Se all'estero il contagio sembra aver viaggiato a un passo più lento della Cina, Ghebreyesus non ha escluso la possibilità che ci possa essere un'accelerazione dell'epidemia, che in Cina ha già infettato più di 40 mila persone e causato 908 morti. "Il contenimento resta il nostro obiettivo, ma tutti i Paesi devono usare la finestra dell'opportunità creata dalla strategia di contenimento per prepararsi al possibile arrivo del virus", ha aggiunto ancora.

Fuori dalla Cina ci sono state più di 350 infezioni suddivisi in quasi 30 tra Paesi e regioni. Due le vittime, una a Hong Kong e una nelle Filippine.

I timori del Giappone

Intanto, in Giappone i timori di un'espansione del virus pesano sull'attività economica, in particolare per le occupazioni più suscettibili a un progressivo calo delle spese per consumi. Lo rivela l'indagine governativa 'Osservatorio di economia', il cui indice in gennaio è sceso per il secondo mese consecutivo a un livello di 41.8 punti. La flessione è stata ancora più pronunciata rispetto a dicembre, posizionandosi sotto la soglia critica di 50 che demarca il ciclo di crescita dalla fase di contrazione.

Nissan Motor sospenderà per due giorni la produzione di uno stabilimento in Giappone dopo che l'epidemia di coronavirus in Cina ha interrotto la fornitura di componenti. La fabbrica, che produce i modelli Serena e X-Trail, chiuderà temporaneamente venerdì 14 febbraio e lunedì 17 febbraio, ha riferito un portavoce di Nissan, secondo quanto riporta Bloomberg. La produzione, ha spiegato il portavoce, dovrebbe ripartire immediatamente e non ci sono impatti sulle altre fabbriche in Giappone.

Incubazione più lunga di quanto si pensasse?

Dall'Inghilterra intanto ribalzano notizie poco confortanti relative alla prevenzione del propagarsi del virus. Il periodo di incubazione del coronavirus potrebbe infatti estendersi fino a 24 giorni, 10 in più di quanto indicato fino ad ora. Lo riporta il britannico Independent, citando uno studio di ricercatori cinesi, co-firmato dal dottor Zhong Nanshan, il medico che scoprì il virus della Sars nel 2003 e che sta lavorando come consulente per affrontare l'attuale epidemia.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔