Varese

Armi dal Canton Ticino: in tre a processo

I fatti risalgono al 2017, quando a Cuvio i Carabinieri fermarono l'auto di un sospettato: dentro, pistole e munizioni

24 aprile 2019
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È iniziato in tribunale a Varese il processo nei confronti di tre imputati accusati a vario titolo di importazione clandestina di armi da guerra dal Canton Ticino. I fatti sono quelli accaduti il 30 gennaio del 2017 a Cuvio, comune della Valcuvia. Quel giorno, i carabinieri del Nucleo operativo di Luino, impegnati lungo la frontiera, fermarono un’autovettura con alla guida un 29enne di Napoli, residente nel rione Scampia. Il giovane era già sotto controllo in quanto sospettato di trafficare armi tra la Svizzera e il capoluogo campano.

Sull'autovettura, un piccolo arsenale: una pistola mitraglietta Sites Spectre, arma che sviluppa un elevato volume di fuoco, utilizzata per impieghi antiterrorismo, servizi di scorta e difesa ravvicinata. Sequestrate anche una pistola Smith & Wesson 439 con matricola abrasa e completa di caricatore, munizioni calibro 9 parabellum, otto colpi Luger Pmg, 64 cartucce calibro 9 Luger Fc e un revolver di fabbricazione svizzera calibro 7,5 con 25 proiettili. In quell’occasione, i Carabinieri avevano anche provveduto al sequestro di 15mila euro in banconote, in tagli da 500 euro.

Le indagini portarono poi alla scoperta di tre appartamenti a Cuvio, Cuveglio e Casalzuigno, tutte a disposizione del 29enne campano, dallo stesso utilizzate come basi logistiche per le sue operazioni. Gli altri due imputati sono un 50enne campano, anch’egli abitante nell'appartamento di Casalzuigno, e un 30enne residente a Cuveglio, proprietario dell'autovettura utilizzata per il trasporto delle armi. Il processo è stato aggiornato al prossimo mese.

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