Nella classifica mondiale stilata dall'istituto specializzato di Losanna, il nostro Paese si fa scavalcare dalla Danimarca e dalla rampante Irlanda
La Svizzera non è più numero due al mondo in materia di competitività. La Confederazione perde una posizione nella classifica stilata annualmente dall'International Institute for Management Development (Imd) di Losanna e viene superata dalla Danimarca e dall'Irlanda, che sale dall'undicesimo al secondo posto.
Quarta è Singapore, quinti i Paesi Bassi. Le prime dieci posizioni vengono completate da Taiwan, Hong Kong, Svezia, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. La Cina è 21esima. Per quanto riguarda gli Stati confinanti con la Svizzera, la Germania è 22esima, l'Austria è 24esima, la Francia 33esima e l'Italia 41esima. La classifica delle nazioni prese in considerazione è chiusa da Argentina (63esima) e Venezuela (64esima).
«La capacità di un Paese a produrre ricchezza per la sua popolazione è un fattore chiave della competitività. Non è ancora il caso della Cina e neppure pienamente degli Stati Uniti, per il momento», ha spiegato il responsabile dello studio Arturo Bris, professore all'Imd.
La graduatoria, giunta quest'anno alla 35esima edizione, è frutto della combinazione di centinaia di indicatori. Fra questi figurano dati statistici, come disoccupazione, prodotto interno lordo, spesa statale per sanità e formazione, ma anche apprezzamenti sulla coesione sociale, la corruzione e la globalizzazione.