Le settimanali montagne russe degli averi a vista

Gli averi a vista della Banca nazionale svizzera sono tornati ad aumentare. Gli attivi in questione si sono attestati a 544,1 miliardi di franchi, 11,9 miliardi in più rispetto ai sette giorni precedenti.

Questo parametro è osservato con attenzione dagli esperti perché – quando in crescita – può generalmente rappresentare un indizio di un possibile intervento sul mercato dei cambi per evitare un rafforzamento del franco ritenuto eccessivo. Una riduzione degli averi a vista, solitamente, è invece un'evoluzione che riflette le operazioni di assorbimento della liquidità effettuate dalla Bns.

Tuttavia, in questo periodo si sta assistendo a forti sbalzi rispetto alla norma (abitualmente le variazioni settimanali sono di qualche miliardo), che gli addetti ai lavori hanno associato alla vicenda Credit Suisse. A fine marzo ad esempio, era stato registrato un aumento inedito (+51,9 miliardi), fatto risalire al sostegno di liquidità predisposto per la grande banca in difficoltà.

Prima del nuovo rialzo, ci sono poi state due settimane contraddistinte da diminuzioni: una contenuta (-3,4 miliardi) e una molto importante (-31,3 miliardi). Anche quest'ultimo sensibile calo secondo gli esperti è probabilmente collegato all'operazione Ubs-Credit Suisse.