Stando al Bak Economics le vendite dovrebbero aumentare dell’1,5% quest’anno per poi diminuire nel 2022
Basilea – Il commercio al dettaglio svizzero vedrà nel 2021 le vendite aumentare dell’1,5% su base annua, mentre nel 2022 è attesa una contrazione dello 0,8%. La stima è dell’istituto di ricerca Bak Economics.
Dopo la progressione del 7,2% vissuta nel primo semestre (rispetto allo stesso periodo del 2020, in gran parte caratterizzato dalla pandemia) la domanda andrà indebolendosi, spiegano gli esperti renani in un comunicato odierno. Nel settore dell’abbigliamento e delle calzature andranno scemando gli effetti di recupero e nel comparto alimentare c’è da aspettarsi un calo del fatturato a causa delle opportunità di consumo concorrenti nel settore della ristorazione e Oltrefrontiera.
Nel 2022 è prevista un’ulteriore normalizzazione, in particolare nel settore alimentare, ambito in cui il ritorno delle abitudini pre-crisi dei consumatori comporterà un calo delle vendite. I ricavi del segmento dell'abbigliamento continueranno invece a crescere, anche se il livello ante-Covid non potrà più essere raggiunto a causa del cambiamento strutturale del settore. Nel resto del ramo non alimentare è previsto un indebolimento della dinamica.