Economia

Fmi: Rischi per il settore immobiliare svizzero

Il Fondo monetario internazionale elogia il Paese ma intravvede problemi in caso di bocciatura, il 19 maggio, delle legge sulla riforma fiscale.

1 aprile 2019
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Il Fondo monetario internazionale (Fmi) elogia la Svizzera per i progressi compiuti nella stabilizzazione del settore finanziario e per la solidità delle finanze pubbliche. Vede però rischi nel settore immobiliare e nella tassazione delle imprese nel caso in cui il 19 maggio il popolo dovesse bocciare la Legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell'Avs (Rffa).

La stabilità finanziaria della Svizzera è minacciata in particolare dai possibili sviluppi sui mercati immobiliare e ipotecario, scrive il Dipartimento federale delle finanze commentando l'analisi del Fmi dedicata alla Svizzera, pubblicata oggi.

La capacità di resistenza del settore finanziario e la capitalizzazione delle banche sono state rafforzate negli ultimi anni. Tuttavia, i rischi legati a immobili e ipoteche devono essere ridotti con strumenti aggiuntivi nonché con regolamentazione e vigilanza del mercato finanziario più severe.

Il Fmi vede ulteriori rischi nel contesto internazionale, in particolare a causa delle tensioni commerciali a livello mondiale e delle incertezze nell'Ue legate alla Brexit. Positivamente, per il Fondo monetario, va soprattutto valutato il robusto sviluppo dell'economia negli ultimi anni. Il Fmi prevede però un rallentamento della crescita all'1,1% nel 2019.

Per l'istituzione di Bretton Woods l'attuale politica monetaria della Banca nazionale svizzera per stabilizzare il franco è un successo. Le finanze pubbliche inoltre sono solide. In questo contesto, il Fmi ribadisce la raccomandazione alla Svizzera di aumentare gli investimenti per alleggerire la politica monetaria.

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