Dib. Elettorale

Proposte “rosso-verde” per l’economia ticinese

26 marzo 2019
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 La campagna elettorale è agli sgoccioli, e sono rimasto un po’ stupito nel constatare che delle poche proposte concrete per far girare l’economia ticinese, le più interessanti siano arrivate dall’area rosso-verde. In questi giorni di comizi ho sentito proclamare tantissime idee, la maggior parte erano semplici slogan, altre erano talmente astratte da risultare quasi incomprensibili.
Un esempio lampante lo abbiamo avuto quando i giovani sono scesi in piazza a scioperare per il clima. La politica ticinese ha risposto prevalentemente in quattro modi:

1. prendendo in giro i ragazzi
2. senza reagire
3. scervellandosi per trovare il modo di cambiare il mondo
4. proponendo qualcosa di realizzabile

Una di queste idee concrete è stata quella dei Verdi e del PS, con la proposta di investire nell’ammodernamento energetico degli edifici pubblici. Per rendere queste proposte proficue per l’economia ticinese però, è doveroso assicurarsi che appaltatori e subappaltatori siano locali.
L’applicazione di questo principio non è nemmeno così difficile: in fase di assegnazione dei lavori, invece di attribuire il peso maggiore al criterio del costo, basterà dare più importanza al criterio ambientale (ad esempio la vicinanza della ditta appaltatrice al cantiere) e al criterio degli apprendisti (premiando le ditte che si impegnano nella messa a disposizione di posti d’apprendistato).
Con questi investimenti e regolando gli appalti in questo modo, si dovrebbe poter rispettare lo spirito de “Prima i nostri”, ma soprattutto la politica dimostrerebbe di saper appoggiare sia i giovani che chiedono più rispetto per l’ambiente, sia le piccole e medie imprese, vero pilastro portante dell’economia cantonale.

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