Il fine settimana del festival di Berlino ha visto in competizione Gabriel Mascaro con ‘O último azul’ e Lucile Hadžihalilović con ‘La Tour de Glace’
Mentre Berlino vive i giorni prima della più importante elezione del dopoguerra, Potsdamer Platz mostra i segni del fallimento dei suoi sogni architettonici, grattacieli e palazzi abbandonati, negozi chiusi, berlinesi che la visitano solo il fine settimana. Segno di una crisi difficile da nascondere. E di crisi si parla anche nel Brasile raccontato in concorso da Gabriel Mascaro nel suo ‘O último azul’ (The Blue Trail), un film applauditissimo meritatamente. Protagonista del film è Tereza (una bravissima Denise Weinberg), 77 anni, lavora in una macelleria industriale di coccodrilli, e abita da sola in una casupola persa tra le altre. Le cose cambiano quando lo stato decide di mandare i vecchi in pensione per dare impulso giovanile alle industrie. I vecchi, se soli, saranno indirizzati in colonie dove potranno sopravvivere gli ultimi anni. Tereza non ci sta, ha una figlia con cui non va d’accordo, e che non vuole prendersi cura di lei. Tereza non ha mai volato e vorrebbe con i suoi risparmi fare un volo, andata e ritorno, per provare l'ebbrezza, ma la legge impone che abbia l’autorizzazione della figlia, la quale ben si guarda dall'aiutare la madre. Arrestata nei suoi tentativi di fuga, proprio all’ultimo, mentre sta per salire sul mezzo che la porta in colonia, escogita uno stratagemma e si ritrova libera. Film arricchito da incredibili paesaggi naturali e umani, film che denuncia la povertà politica nei confronti di un’umanità che non può essere comunque schedata, perché è bianca o nera, perché è di religione diversa, perché è giovane o vecchia, perché è migrante… un’umanità che comunque è usata.
Diverso il film portato in concorso da Lucile Hadžihalilović: ‘La Tour de Glace’ mette in scena un dramma che avviene sul set di un film su ‘La regina delle nevi’ di Hans Christian Andersen. Protagoniste sono la sedicenne Jeanne (una intensa Clara Pacini) che scappa da un orfanotrofio in alta montagna, e l'enigmatica Cristina (una sempre brava Marion Cotillard) che recita la parte della Regina di neve nel film che si sta girando. Casualmente Jeanne entra sul set e lentamente diventa la coprotagonista, quello che nella fiaba era Gerda, e tra le due donne si sviluppa un equivoco di sensi ed emozioni diverse. Per Jeanne diventa un cammino di formazione, non ritornerà in orfanotrofio, continuerà il suo cammino nel mondo. Ben girato e guidato il film riesce a dare un ritratto credibile di una giovane donna che si apre alla vita, regalando insieme i giusti colori alla favola. Da notare che nel cast c’è Gaspar Noé, il marito della regista.
Non ci sono proprio bei sogni in ‘Dreams’ di Michel Franco, film che racconta il lato tossico della filantropia. Jessica Chastain si mette nei panni di Jennifer, una donna dell'alta società e filantropa che si innamora di Fernando (Isaac Hernández, primo ballerino dell’American Ballet Theatre), un ballerino immigrato, mostrando che per i ricchi americani la beneficenza ha delle condizioni. Si tratta di un racconto gelido, intenso e pessimista sull'ossessione erotica che corre tra i super-ricchi liberali che cercano di ripulire e riscattare la propria colpa. Michel Franco come sempre, brutalmente, sa raccontare. Ancora in Concorso ‘Ari’ di Léonor Serraille, girato su pellicola Super 16 per accentuare le emozioni più pure, privo di trucco o vanità. Il protagonista è Ari, un insegnante in formazione di 27 anni che sviene durante una visita dell'ispettore scolastico. Per questo viene cacciato di casa dal padre che lo ritiene un fallimento e per Ari comincia un cammino pesante di redenzione. Girato con uno sguardo di tenerezza il film è un ritratto sincero del passaggio verso l’età adulta, di giovani abituati a essere sempre giovani. E in concorso anche l’inutile ‘Reflet dans un diamant mort’ di Hélène Cattet e Bruno Forzani, un film che ha anche il demerito di rendere ridicolo un grande del cinema come Fabio Testi, chiamato a interpretare la parte di una spia internazionale in pensione che vive nel lusso solitario di un grand hôtel in Costa Azzurra, ricordando i tempi passati. Tutto cambia quando appare una signora omicidi e la confusione si fa totale, il pubblico ha abbandonato la sala arrabbiato.