Spettacoli

Comment te dire adieu: è morta Françoise Hardy

La cantante francese è morta all'età di 80 anni

Hardy
(keystone)

Con la sua voce vellutata ha raccontato la storia della Francia sulle note delle sue sensibili melodie come ‘Tous les garçons et les filles’, ‘Comment te dire adieu’, ‘Le temps de l'amour’ o ancora ‘Message personnel’. Françoise Hardy è morta all'età di 80 anni per tumore.

Nel panorama musicale del suo tempo, era un'anomalia con uno stile di abbigliamento singolare, e dal suo semplice status di cantante un po' fragile, è diventata un'icona pop fondamentale.

Nel 2019 lei stessa aveva annunciato su Rtl di essere stata colpita da un nuovo cancro. Poi a marzo aveva detto che "non avrebbe mai più potuto cantare". Ad annunciare la scomparsa della madre, figura della canzone francese dall'aura internazionale, è stato sui social network il figlio Thomas Dutronc.

Una morte che arriva quasi un anno dopo quella di Jane Birkin (luglio 2023), un'altra icona degli anni Sessanta. ‘Comment te dire adieu’, titolo tra i più noti del 1968, è tornato in prima pagina mercoledì e nei tributi sui social network. La ministra della Cultura, Rachida Dati, ha postato "come dirti addio", lo stesso hanno fatto tanti giornali e nel renderle omaggio sui social tanti artisti e amici, salutando la cantante come una "leggenda della chanson francese". La "eleganza" dei suoi "sussurri armoniosi risuonerà per sempre nei cuori di ragazzi e ragazze di tutte le età", ha scritto il musicista Jean-Michel Jarre.

Nella classifica dei 200 più grandi cantanti di tutti i tempi, stilata dalla rivista americana Rolling Stone nel 2023, Françoise Hardy era l'unica rappresentante della Francia. Scritta da Serge Gainsbourg, "Comment te dire adieu" è stata coverizzata, con un ritmo dance, da Jimmy Somerville, ex leader dei Bronski Beat, vent'anni dopo.

Nel 1994, il gruppo Blur l'ha invitata a cantare nel brano ‘To the end (La comédie)’. La canzone del 1962 ‘C'est le temps de l'amour, le temps des copains, et de l'aventure...’ è stata anche inserita nella colonna sonora del film di Wes Anderson Moonrise Kingdom (2012). Non sorprende quindi che la leggenda del rap americano Chuck D (Public Enemy) abbia reso omaggio alla donna i cui dischi erano un successo per i "rhythm diggers in the States".

Françoise Hardy non era solo una voce delicata o la metà dell'intrigante coppia di celebrità che formava con Jacques Dutronc. Il suo fisico androgino e la sua sobrietà erano ben lontani dalle forme e dall'esuberanza di Brigitte Bardot.

Icona della moda senza aver mai voluto esserlo: Hardy ha scelto gli stilisti d'avanguardia del suo tempo. André Courrèges e Paco Rabanne realizzarono i suoi abiti anticonvenzionali per l'epoca, spingendo la giovane cantante verso lo status di icona. Con minigonne, abiti a trapezio o tute metalliche, Françoise Hardy è sempre stata irrimediabilmente decisamente moderna.

Uno stile di riferimento anche grazie alla sua frangia, che rimane una fonte inesauribile di ispirazione per la moda. A dare una svolta dagli esordi della sua carriera, nel 1962 il referendum sull'elezione del Presidente della Repubblica viene trasmesso in televisione e Françoise Hardy fa da intermezzo musicale.

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