Spettacoli

Da Nicla, Silvana e Rina una fotografia del presente

Tre ospiti di una casa anziani ne ‘La banca dei sogni – Lo spazio del ricordo’, documentario di Francesca Merli e Laura Serena, Il 1° giugno al Lac

Ispirato all’omonimo libro del 1980 di Jean e Françoise Duvignaud e Jean-Pierre Corbeau
(Francesco Giacomel)
27 maggio 2024
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Prodotto da Lac edu, ‘La banca dei sogni – Lo spazio del ricordo’, è un documentario diretto da Francesca Merli e Laura Serena, costruito grazie a interviste rilasciate da Nicla, Silvana e Rina, tre ospiti di una casa per anziani del territorio. L'intento delle autrici è quello di “scattare una fotografia” del nostro presente, attraverso le lente del sogno. Sabato primo giugno alle 16, il Lac ne ospiterà la prima.

Nato come spettacolo teatrale, ‘La banca dei sogni’ trae ispirazione dall'omonimo libro del 1980 di Jean e Françoise Duvignaud e Jean-Pierre Corbeau, sociologi e antropologi francesi che condussero un’indagine sull’attività onirica di un gruppo di loro connazionali, restituendo, grazie alla raccolta di tutte le interviste, un'istantanea della società di allora. Merli e Serena agiscono nello stesso modo. “Ogni volta che il progetto viene ospitato in un luogo – spiegano – intervistiamo bambini, adolescenti, adulti e anziani con l’obiettivo di scattare una radiografia del nostro presente, condotta attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale. Attraverso i sogni delle persone cerchiamo di captare desideri e paure di ciascuna età della vita, in modo da individuare il termometro di quella comunità, di quella città di sognatori”.

Il lavoro in Ticino di Merli e Serena in Ticino si è svolto nei mesi di marzo e aprile 2024. Mosse da due domande di fondo – Quando si diventa anziani è ancora possibile sognare? Quanto lo spazio del ricordo e del sogno rientra nella vita di tutti i giorni? – le registe hanno intervistato e filmato le tre ospiti nella loro quotidianità e chiesto loro di ricordare, rappresentandoli, i loro sogni. Ne descrivere la passione per questo tipo di documentario, Merli cita ‘Comizi d’amore’ di Pier Paolo Pasolini o ‘Matti da slegare’ di Marco Bellocchio. “Si usciva per le strade o si entrava negli ospedali psichiatrici, come nel caso di Bellocchio, per analizzare davvero una tematica sociale, una questione importante, facendo domande ai diretti interessati. Sento indispensabile questo spirito di ‘interpellazione dell’altro’ per leggere il nostro presente e per poterlo raccontare”.

“Questo progetto – spiega Isabella Lenzo Massei, responsabile del settore di mediazione culturale del Lac – nasce all’interno del focus della stagione teatrale 2023/24, dedicato proprio al tema del ‘Sogno’, con l’intento di dare la parola e ascoltare le voci di coloro che a teatro non riescono più ad andare, ma che ancora sognano nonostante l’avanzare dell’età e i cambiamenti di vita. Un progetto che porta il teatro, quello che permette di conoscere se stessi e gli altri, fuori dagli spazi teatrali, per entrare nella società e restituire a tutti un’opportunità di incontro, socializzazione, indagine ed emozione”.

‘La banca dei sogni – Lo spazio del ricordo’ è presentato nell’ambito dello sviluppo dell’accessibilità e inclusione supportato della Fondazione Informatica per la Promozione della Persona Disabile (Fippd). L'ingresso alla proiezione è gratuito.

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