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Eric Carmen, storia di un evergreen e altri successi

Russo di origine, con l'aiuto di Rachmaninov scrisse una delle power ballad per eccellenza. Ma mise anche la firma (solo vocale) a ‘Dirty Dancing’

Eric Howard Carmen, 1949-2024
12 marzo 2024
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Forse non sarà stato prolifico come altri suoi colleghi, ma che sapesse scrivere una hit con tutti i sacri crismi delle hit è un dato accertato. Nato a Cleveland, Ohio, l’11 agosto del 1949, morto 74enne nel sonno lo scorso 8 marzo, Eric Carmen viene dalla musica, da quella formazione classica sconvolta dall’arrivo dei Beatles e dei Rolling Stones, storia comune a tanti e che in tanti garantisce l’accezione ‘colto’ a un pop per certi versi irripetibile. Eric Howard Carmen prende in mano il violino a sei anni, come spesso succede se in casa c’è qualcuno (la zia Muriel, 1922-2009) che lo suona, e con successo. Il giovane aspirante singer songwriter, anche pianista, frequenta il Cleveland Institute of Music.

Fino in fondo

Voce ‘alla McCartney’, chitarrista autodidatta, la British invasion lo porta a suonare nelle band locali; si unisce ai Cyrus Erie, dalle cui ceneri nascono i Raspberries, durati dal 1970 al 1975 (e tornati nel 2004), il tempo di incidere una manciata di successi pop-rock tra cui ‘Go All The Way’, dichiaratamente Stones nel suo incedere alla ‘Let’s Spend The Night Together’ e dichiaratamente Beach Boys nei cori. Le liriche sessualmente esplicite della canzone turbano le radio statunitensi, sebbene l’invito ad “andare fino in fondo” del testo venga da una lei e non dal solito lui esperto; in Inghilterra, la Bbc nemmeno la manda in onda. ‘Go All The Way’ avrà il suo rigurgito di giovinezza nel 2000, nella versione dei The Killers all’interno del film ‘Almos Famous’ di Cameron Crowe (un fan dei Raspberries) e più tardi ancora (2014) inserita nella colonna sonora del colossal Marvel ‘Guardiani della Galassia’.

Elogio della tristezza

Nel 1975 Carmen si mette in proprio, aprendo una bella partentesi di soft-rock, ballad e power ballad. Quando scrive la più power di tutte, ‘All By Myself’, la musica di Sergei Rachmaninov negli Stati Uniti è ancora di dominio pubblico. In quella che sarebbe diventata la canzone identificativa di un’intera carriera, Carmen, figlio di ebrei russi emigrati nel Nuovo mondo, decide di citare un estratto dal Concerto per pianoforte e orchestra n.2 del compositore e pianista russo (a sua volta naturalizzato americano), ignaro del fatto che al di fuori degli Stati Uniti esista un copyright sulla sua opera.

‘All By Myself’, traccia 4 dall’album eponimo e primo singolo pubblicato nel dicembre del 1975, è un pugno di tristezza nello stomaco capace di arrivare un gradino sotto la vetta della Billboard Hot 100, un modo per non passare inosservato alle orecchie degli eredi di Rachmaninov, che da Carmen pretendono, ottenendolo, il 12% dei diritti della canzone e altrettanto dall’altra hit ‘Never Gonna Fall in Love Again’, traccia 2 dello stesso album, basata sul terzo movimento della Sinfonia n.2 del musicista russo.

Occhi affamati

Dell’album ‘Eric Carmen’, interamente da Carmen composto eccezion fatta per il classico dei Drifters ‘On Broadway’, fa parte anche ‘That’s Rock and Roll’, portata al successo due anni più tardi da Shaun Cassidy. Lo stesso accadrà per ‘Hey Deanie’, dal secondo album ‘Boats Against the Current’, e per ‘She Did It’, rilanciata nel 1978 da Olivia Newton John nell’album ‘Totally Hot’. Da qui in avanti, limitatamente alle classifiche, le fortune di Eric Carmen saranno alterne: il singolo ‘Change Of Heart’, il brano ‘Almost Paradise’, tema d’amore co-scritto (non cantato) per il film ‘Footlose’, la bella ‘I Wanna Hear It From Your Lips’ (1985) e soprattutto ‘Hungry Eyes’, scritta da altri e accettata non senza riluttanza per il film ‘Dirty Dancing’, due momenti che segnano il ritorno di Carmen nei piani alti (entrambe Top 10) della Billboard, Adult Contemporary o Pop che sia. L’ultimo album in studio resta ‘I Was Born To Love You’ (2000); l’ultimo singolo ufficiale ‘Brand New Year’, che nel 2013 accompagna la retrospettiva ‘The Essential Eric Carmen’.

F5

Un cenno all’Eric Carmen strumentista nella All-Starr Band di Ringo Starr per il tour dell’anno Duemila, un altro cenno alla reunion con i Raspberries nel 2004, e un ultimo a ‘All By Myself’, consegnata per sempre alla storia della musica pop (e al numero 1 della Billboard) da Céline Dion, con un cambio di tonalità e una nota spaccabicchieri (per le cantanti: F5) imposti ‘con l’inganno’ (un tono e mezzo più in alto del previsto) dal produttore/arrangiatore del remake del 1996, David Foster, storia musicale aggiunta a uno dei manifesti della solitudine più riusciti di sempre: “Se non la fai tu chiedo a Whitney Houston, è nello studio a fianco; lei tiene bene le note lunghe...”, disse quella sera Foster a Céline, che nel 2021 ricorda l’episodio: “Ma io volevo davvero quella canzone...”.

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