Cinema

Addio a Juraj Jakubisko, il ‘Fellini cecoslovacco’

Originario della Slovacchia orientale e residente a Praga dal 1993, del regista italiano era amico. Aveva 84 anni

Rappresentante della new wave cecoslovacca
(Jakubisko Film)
26 febbraio 2023
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Il regista Juraj Jakubisko, originario della Slovacchia orientale e residente a Praga dal 1993, è morto all’età di 84 anni. Rappresentante della new wave del cinema cecoslovacco, spesso veniva soprannominato il Fellini cecoslovacco, e del regista italiano era amico.

Laureato alla Famu, la scuola di cinema di Praga, ha realizzato decine di film e documentari di fama internazionale, tra cui ‘L’ape del millennio’ (1983), la storia di tre generazioni di contadini nel periodo dal 1887 al 1917, ‘Perinbaba’ (La signora della neve, 1985), una fiaba ispirata ai fratelli Grimm con Giulietta Masina nel ruolo di protagonista, ‘Sedim na konari a je mi dobre’ (Seduto sul mio ramo, mi sento bene, 1989) e ‘Bathory’ (2008), una produzione internazionale considerata il film più costoso mai realizzato in Europa centrale e orientale.

Dopo l’invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia nel 1968, Jakubisko realizzò, in coproduzione con la Francia, ‘Gli uccelli, gli orfani e gli sciocchi’ (1969), una parabola crudele di quel periodo. Il film fu successivamente vietato dalla censura comunista. Nel 1997 girò ‘Il Rapporto non chiaro sulla fine del mondo’, una saga allegorica su una comunità di montagna che vive dimenticata, fuori da ogni progresso.

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