Spettacoli

Il futuro apocalittico di ghiacci sciolti con ‘Ulisse Artico’

Lo spettacolo scritto da Lina Prosa e diretto da Carmelo Rifici verrà rappresentato in prima nazionale martedì 7 febbraio (in replica l’8) al Lac

Sulla scena con l’Ulisse Artico
(Rosellina Garbo)
31 gennaio 2023
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Carmelo Rifici dirige Giovanni Crippa e Sara Mafodda in ‘Ulisse Artico’, uno spettacolo che legge in chiave contemporanea il mito classico che rivive in un futuro apocalittico fatto di ghiacci che si sciolgono, di culture che si perdono e di parole che si ritrovano. La pièce debutta in prima nazionale sul palco della Sala teatro del Lac martedì 7 febbraio (con replica il giorno successivo) alle 20.30.

Prodotto da Teatro Biondo di Palermo in coproduzione con Lac Lugano Arte e Cultura, lo spettacolo è stato scritto da Lina Prosa, prima autrice italiana a essere messa in scena dalla Comédie Française: la sua drammaturgia rilegge in chiave contemporanea le gesta di Ulisse, proiettandolo in un futuro apocalittico fatto di ghiacci che si sciolgono, di culture che si perdono e di parole che si ritrovano.

‘Ulisse Artico’ sposta la geografia dell’Odissea dal Mediterraneo al Mare Artico. L’eroe contemporaneo riparte dalle terre polari, da una nuova Troia, da una nuova terra di macerie, sperimentando ancora una volta il naufragio, nel cui tormento, questa volta, non c’è una Itaca che l’aspetta. Lo scioglimento dei ghiacciai disegna un nuovo paesaggio continuamente in sottrazione, di derive inarrestabili, alla cui radice sta una moderna guerra invisibile. È la guerra strisciante che l’inquinamento e il surriscaldamento termico impongono al nostro mondo. Il passaggio delle macerie dallo stato solido a quello liquido rende la tragedia ancora più insopportabile di quella antica. Niente sopravvive, si perde il senso della continuità. Avanza il deserto della Storia.

L’evocazione di figure mitiche, come Nausicaa e Calipso, non regge più perché anch’esse intossicate dalle emissioni di anidride carbonica. Rifugiato su un pezzo di ghiaccio, Ulisse naufraga nell’immenso arcipelago di isole bianche in costante assottigliamento. Vede sfilare l’orso naufrago, la volpe artica-naufraga. Ultimo rudere a esibire la deriva è la casa-naufraga. Qui dentro scopre il cadavere di una donna inuit, una cacciatrice che ha preferito il suicidio allo spettacolo estenuante e scandaloso della fine. In questa decomposizione della realtà avrà mai Ulisse la possibilità di produrre un ultimo gesto mitico?

Informazioni e biglietti: www.luganolac.ch.

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