Spettacoli

Steve Martin dice addio alla carriera di attore

L‘attore ha alle spalle quasi 60 anni di carriera. Attualmente è impegnato nella serie televisiva ‘Only Murders in the Building’

(archivio Keystone)
11 agosto 2022
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Dopo quasi 60 anni di carriera Steve Martin decide di dire addio alla recitazione. "È, stranamente, così" – ha detto lo stesso comico in un’intervista a Hollywood Reporter specificando che ‘Only Murders in the Building’ sarà il suo canto del cigno.

La serie televisiva, creata dallo stesso Martin e John Hoffman, ha debuttato sulla piattaforma Hulu il 31 agosto del 2021, in italiano è disponibile su Disney+.

Attualmente è in corso la seconda stagione. Tra i protagonisti ci sono Steve Martin (Charles-Haden Savage), Martin Short (Oliver Putnam) e Selena Gomez (Mabel Mora) i quali dopo la scoperta di un’orribile morte in un palazzo dell’Upper West Side, l’immaginario Arconia Building, da inquilini dell’edificio estranei tra loro sospettano subito che si tratti di omicidio e si uniscono per indagare sull’accaduto. Mentre registrano un podcast per documentare il caso, i tre scoprono i segreti del palazzo che riguardano eventi accaduti molto tempo prima.

"Siamo stati felici di fare lo show dal vivo – ha detto Martin in riferimento a ‘You Won’t Believe What They Look Like Today!’ con Martin Short –, potrebbe esserci una fine naturale, qualcuno si ammala, si stufa, ma io non lo farò senza Marty. Quando finirà questo spettacolo televisivo non ne cercherò altri. Non cercherò altri film. Non voglio fare un cameo. È stranamente così".

L’attore, 76 anni, ha iniziato la sua carriera da comico con apparizioni frequenti a "The Tonight Show", "The Smothers Brothers Comedy Hour" e il "Saturday Night Live". Da attore nel 1979 è interprete in "Lo straccione" (The Jerk) mentre negli anni 80 è in film come "Il mistero del cadavere scomparso" (Dead Men Don’t Wear Plaid, 1982), "Ho perso la testa per un cervello" (The Man with Two Brains, 1983), "Ho sposato un fantasma" (All of Me).

Nel 1986, insieme agli amici Martin Short e Chevy Chase è protagonista del western comico "I tre amigos!" (¡Three Amigos!). Nel 1987 arriva "Roxanne", una versione attualizzata del Cyrano de Bergerac, anche con Daryl Hannah, che gli vale diversi premi. Negli anni 90 Martin è ormai una star a livello internazionale. Memorabili sono film come "Il padre della sposa" (Father of the Bride, 1991), remake della commedia anni Cinquanta nella quale ricalca il personaggio del padre geloso che fu di Spencer Tracy, "Sperduti a Manhattan" (The Out-of-Towners, 1999) insieme a Goldie Hawn nel remake di una commedia di Neil Simon del 1970 in una parte che fu di Jack Lemmon, "Un ciclone in casa" (Bringing Down the House, 2003). Oltre al cinema e alla tivù Martin è stato attivo anche in campo teatrale ("The Elephant Man" e "Bright Star", tra gli altri) oltre a essere autore di racconti e commedie.

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