Spettacoli

È morta l'attrice Ilaria Occhini

Pardo d'oro a Locarno nel 2008 per il suo ruolo da protagonista nel film 'Mar Nero'

Premiata in Piazza Grande (Ti-Press)
21 luglio 2019
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È morta all'età di 85 anni l'attrice italiana Ilaria Occhini.

Figlia dello scrittore Barna Occhini, nipote di Giovanni Papini (che la descrisse bambina nel racconto breve La mia Ilaria), debuttò nel cinema a diciannove anni nel film “Terza liceo” con lo pseudonimo di Isabella Redi, per poi diplomarsi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" a Roma. Si affermò presto in televisione, diretta da Anton Giulio Majano negli sceneggiati “L'Alfiere” e “Jane Eyre”, e fece il suo esordio a teatro nel 1957 in “L'impresario delle Smirne” di Carlo Goldoni per la regia di Luchino Visconti, che la diresse anche in “Uno sguardo dal ponte” e “Figli d'arte”. Lavorò poi con Orazio Costa e Giuseppe Patroni Griffi. In televisione viene ricordata soprattutto per gli sceneggiati “Puccini” del 1973 e “L'Andreana” del 1982.

Ilaria Occhini interpretò anche numerosi film, ma raramente, come in “Un uomo a metà” del 1966, in parti da protagonista; tra le caratterizzazioni più riuscite quella nella commedia di Alessandro Benvenuti “Benvenuti in casa Gori” del 1992, che le valse il Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista.

Nel 2005 riconquistò l'attenzione del pubblico televisivo con il ruolo della madre nelle quattro stagioni della popolare fiction di Rai 1 “Provaci ancora prof!”. Nel 2008 fu la protagonista di “Mar Nero”, film di Federico Bondi che le valse vari riconoscimenti, come la candidatura ai David di Donatello e la vittoria del Pardo d'Oro alla miglior attrice al Festival internazionale del film di Locarno. Nel 2010 vinse il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista con “Mine vaganti” di Ferzan Özpetek e ottenne il Nastro d'argento alla carriera.

Sposata per oltre mezzo secolo con lo scrittore Raffaele La Capria, si impegnò anche in politica, inizialmente al seguito di Marco Pannella e dei Radicali dagli anni ottanta (due le candidature: una alle politiche del 1987 e una alle europee del 2004 con Emma Bonino); nel 2008 aderì invece alla lista Pro Life di Giuliano Ferrara, accettando la proposta di presentarsi nel collegio del Lazio.

Ilaria Occhini ripristinò i vigneti nella fattoria di famiglia di origine cinquecentesca sulle colline attorno ad Arezzo, occupandosi personalmente dell'azienda agricola con la collaborazione della figlia Alexandra La Capria e dei nipoti.

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