Società

‘Giovanni, vieni qui, non abbaiare a quel bambino!’

In Italia monta la polemica dopo che la ministra della Famiglia polemizza sui nomi ‘umani’ dati ai cani

Giorgio (a sinistra)
(Ti-Press)
2 luglio 2023
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“Giovanni, stai buono non abbaiare!”. Eugenia Roccella, ministra della Famiglia in Italia, ha scatenato la discussione. Intervenuta a un evento organizzato dal movimento giovanile di Fratelli d'Italia, a Roma, è tornata infatti su un tema molto caro a Papa Francesco: la rivalità tra cani e bambini: "Amo moltissimo cani e gatti, ho un cane e quattro gatti – ha detto subito Roccella, per evitare preventivamente delle polemiche (inutilmente, Ndr) –, Non è perciò una questione di ostilità nei confronti degli animali, ma quando mi capita di portare il cane ai giardinetti sento il richiamo degli altri proprietari. Li chiamano e sento Giovanni, Eugenio, Riccardo. Addirittura nomi compositi, ho sentito pure Giovanni Maria". Eugenia Roccella, pur dettasi "animalista" ha attaccato poi chi ha adottato degli animali e ha dato loro nomi "umani".

"Comincia a diventare una confusione non casuale – ha sottolineato la ministra –, in quanto questo tentativo di appaiare i nomi che si danno ai bambini, i nomi umani, a quelli dei cani, è sintomo di un desiderio, di un bisogno che evidentemente c'è". Roccella ha evidenziato che si tratta di "un bisogno di affettività, di famiglia, che viene trasferito in maniera impropria sugli animali, sui cagnolini e così via". Anche papa Francesco recentemente aveva sottolineato che si vedono passeggini che girano per la città e poi dentro al passeggino trovi il cagnolino. “Questo punto è una spia di una situazione che stiamo vivendo e che fa sì che il nostro futuro sarà una next generation sempre più piccola e striminzita" ha sottolineato Roccella.

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