Scienze

Va a fare quattro passi in pausa pranzo e scopre un nuovo fungo

Il parassita, finora ignorato dalla scienza, si nutre del polline dell’abete rosso distruggendone i fiori maschili

Eccola, la Microstrobilinia castrans
(Valentin Queloz)
18 febbraio 2023
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Spettacolare scoperta per puro caso da parte di un membro dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (Wsl) che, durante una passeggiata nella pausa pranzo, ha individuato un fungo finora sconosciuto alla scienza.

Si tratta di un parassita che si nutre del polline dell’abete rosso e ne distrugge i fiori maschili. Non è chiaro se sia una specie introdotta, indica lo stesso Wsl.

Per la verità non ha operato solo il caso: l’autore della scoperta, Andrin Gross, è infatti un esperto micologo. La fortunata vicenda risale al 2018, praticamente sulla soglia del suo ufficio: il ricercatore ha visto piccole cupole grigio-beige sui fiori maschili di un abete himalayano nel vivaio del Wsl.

Un nuovo genere per la scienza

Il team di micologi dell’istituto ha in seguito condotto una ricerca approfondita negli archivi fungini e nelle banche dati genetiche di tutto il mondo, che non ha portato alla scoperta di funghi simili. Ora è chiaro: non si tratta solo di una nuova specie, ma persino di un nuovo genere.

Nella classificazione del mondo vivente, la specie è un insieme di individui simili tra loro, in grado di riprodursi e generare prole fertile. Il genere, invece, raggruppa specie simili tra loro.

I ricercatori hanno battezzato l’organismo ignoto alla scienza Microstrobilinia castrans (dove Microstrobilinia designa il genere) e l’hanno ora presentata alla comunità scientifica sulla rivista Mycological Progress. "È raro scoprire un nuovo genere fungino in Svizzera o addirittura in Europa", afferma, citato nel comunicato, il ricercatore del Wsl Ludwig Beenken, specializzato in piccoli funghi e primo autore della pubblicazione.

Parassita castrante

Il nome della specie castrans indica l’insolito modo di vivere del fungo: decompone il tessuto dei fiori maschili e si nutre del polline. Non è presente su altre parti degli alberi. Dopo il primo ritrovamento sull’abete himalayano, gli esperti del Wsl hanno avviato una ricerca, con l’aiuto di volontari. "Ho persino esaminato gli abeti rossi durante le mie escursioni in vacanza", racconta Beenken, che lavora presso il gruppo di consulenza del Wsl Protezione della foresta svizzera.

Il fungo è stato individuato in circa 130 siti, sia su abeti rossi himalayani (Picea smithiana), sia serbi (Picea omorika) piantati in aree di insediamento, sia autoctoni (Picea abies) in pascoli e foreste di montagna nel Giura, nelle Alpi e nella Foresta Nera (Germania). Finora non è stato trovato su altre specie di abete rosso.

Importato o indigeno?

I ricercatori sono ancora perplessi sull’origine dell’organismo, che appartiene ai cosiddetti funghi tubolari, un grande gruppo che comprende anche muffe, spugnole e tartufi. Alcuni ipotizzano che finora sia stato semplicemente trascurato.

Beenken, tuttavia, sospetta che sia stato introdotto con alberi da parco. La ragione principale che adduce è che negli ultimi 200 anni i funghi sono stati cercati così assiduamente in Europa che un fungo a coppa così vistoso e piuttosto grande difficilmente sarebbe rimasto sconosciuto.

Inoltre, gli abeti rossi dell’Himalaya, di cui esistono solo pochi esemplari nei parchi della Svizzera, sono stati tutti colonizzati da questo fungo. "Può darsi che il fungo sia passato da questo all’abete rosso autoctono o, se è autoctono, che si sia diffuso solo di recente, favorito dai cambiamenti ambientali".

Protezione della foresta svizzera monitora le malattie e i parassiti degli alberi e così farà anche con Microstrobilinia castrans, spiega Beenken, sempre citato nel comunicato. Non si sa mai se un fungo possa causare improvvisamente problemi seri, ad esempio se possa diffondersi maggiormente con il riscaldamento globale. La Microstrobilinia castrans, tuttavia, non rappresenta attualmente una minaccia per gli abeti rossi poiché il fungo su un albero attacca solo alcuni fiori.

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